
Nel corso di un’intervista Robert Benmosche ha dichiarato alla stampa americana che quattro anni dopo essere stata salvata dal governo americano AIG continua e continuerà ad operare in tutte le aree assicurative in cui ha sempre operato e rimarrà anche in futuro un assicuratore internazionale.
Robert Benmosche, Chief executive officer di AIG, sostiene che il gruppo assicurativo americano è ormai tornato in buona salute dopo la grande sbornia della crisi finanziaria del 2008, come dimostra il riacquisto di azioni per 13 miliardi di dollari. Per l’amministratore delegato AIG è tornato a essere un player dinamico in grado di crescere più velocemente rispetto alla concorrenza che, entro i prossimi 12 mesi, dovrebbe ottenere dalle agenzie internazionali un miglioramento del rating. Un auspicio, quello di Benmosche, che va nella direzione opposta al parere espresso dalla agenzia di rating Standard & Poor, che nel settembre scorso osservava come i rating di AIG avessero maggiori probabilità di essere oggetto di declassamento piuttosto che essere rivisti al rialzo. Ma Benmosche insiste sul fatto che la situazione patrimoniale della società è oggi molto forte grazie alle operazioni di ristrutturazione di business che sono state completate nel corso di questi ultimi quattro anni.
Benmosche ha sottolineato gli sforzi che sta facendo AIG per uscire da tutte quelle attività che non sono funzionali alla sua natura di assicuratore globale. Un esempio? La unit dedicata all’aircraft-leasing che si sta cercando di cedere sul mercato senza disperdere il suo intrinseco valore. Inoltre, Benmosche ha ricordato i positivi impatti del ridisegno della struttura amministrativa che hanno portato alla centralizzazione delle aree IT e servizi finanziari, l’impegno continuo nella politica di contenimento dei costi e ha escluso l’opzione spezzatino in più compagnie suddivise per aree di business.