
Continuano anche nel secondo quarto del 2016 le difficoltà del gruppo tedesco, che ha registrato negli ultimi mesi un dimezzamento dei profitti rispetto allo stesso periodo 2015.
Il net income infatti si è assestato a quota 1,1 miliardi di euro, contro i 2,2 miliardi dello scorso anno. La ragione di queste performance modeste è l’aumento dei reclami dovuti agli eventi naturali – le inondazioni nell’Europa continentale in primavera, gli incendi in Canada e le tempeste di grandine negli Stati Uniti - e ai costi burocratici per la cessione dell’unità sud coreana. Allianz infatti ha deciso di dismettere la propria attività nel paese asiatico a causa delle scarse performance, e la sezione è stata venduta ad aprile al gruppo cinese Anbang Insurance Group Co.
Nonostante le difficoltà però, la compagnia non ha rivisto le proprie stime per il 2016, ribadendo che il target rimane raggiungere un margine operativo annuale compreso tra i 10 e gli 11 miliardi di euro – in linea con i 10,7 miliardi ottenuti nel 2015. Oliver Baete, amministratore delegato del gruppo, ha annunciato che la compagnia mira a una crescita media annua costante del 5% per i prossimi tre esercizi, e un Return On Equity del 13% entro il 2018.
Queste aspettative sono particolarmente ambiziose alla luce della difficoltà diffusa in tutto il settore assicurativo europeo, i cui bassissimi tassi di interesse stanno schiacciando il ritorno sugli investimenti. Thomas Seidl, analista di Sanford C. Bernstein, ha diffuso nei giorni scorsi una nota ai clienti in cui spiegava che in seguito al crollo dei profitti del primo semestre il management dovrebbe investire capitale in fusioni, acquisizioni o operazioni di riacquisto se vuole raggiungere gli obiettivi prefissati per il 2018. Secondo le sue stime però le possibilità di M&A sono scarse, dunque ci sono buone probabilità che saranno effettuati riacquisizioni per 1 o 2 miliardi nella seconda metà del 2016.
La difficoltà generale della compagnia è testimoniata dal crollo delle azioni che è arrivato a quota 25% quest’anno, gravando sul bilancio di Allianz per una cifra di circa 56 miliardi di euro. Anche il Bloomberg Europe 500 Index ha declassato il gruppo del 22%.
Ulteriori pressioni arrivano poi dall’unità di asset management, che comprende Pimco e Allianz Global Investors. Il comparto ha perso un quarto dei suoi asset dal 2014 a oggi, e sempre nel secondo quarto 2016 i suoi guadagni operativi sono calati dell’1,4%.