
Il Presidente dell’ANAC (Autorità Nazionale AntiCorruzione) Raffaele Cantone ha reso noto che nell’ambito di alcune procedure di appalti pubblici è stata riscontrata la presentazione, da parte di alcune imprese, di polizze fideiussorie false della compagnia assicurativa Warta, sulla quale l’Anac ha acquisito dall’Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni alcune informazioni utili ad operatori economici e stazioni appaltanti.
Il 4 febbraio 2016 l’impresa assicurativa Warta ha chiesto la revoca dell’abilitazione in Italia del ramo 15 - Cauzione, che è stato quindi eliminato dall’Elenco di rami autorizzati dell’impresa.
Successivamente, in data 20 aprile 2016, l’impresa ha trasmesso all’Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni copie di 15 denunce-querele presentate e numerose Procure e il 13 ottobre 2016 la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma, nell’ambito della propria attività di indagine, ha richiesto all’Ivass informazioni sulla società Warta.
Il 5 aprile 2017 l’Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni, a seguito della segnalazione relativa alla commercializzazione di n. 52 polizze Warta per un ammontare complessivo di 341.068,96 euro, ha trasmesso alla Procura della Repubblica di Roma la documentazione sulla base della quale le polizze risulterebbero proposte da G.P.A. Consulting S.r.l.s., società non iscritta nel Registro Unico degli Intermediari assicurativi e riassicurativi.