
Con il passare dei giorni il salvataggio del Fondo Pensione Agenti diventa una operazione sempre più complicata. Le associazioni di rappresentanza degli agenti ANAPA (Associazione Nazionale Agenti Professionisti di Assicurazione) e UNAPASS (Unione Nazionale Agenti Professionisti di Assicurazione, hanno fatto il punto della situazione in un incontro a Bologna con il Forum dei Gruppi Agenti e alla presenza di dirigenti e rappresentanti di 18 Gruppi Agenti operanti per le primarie compagnie del mercato italiano.
ANAPA e UNAPASS hanno così deciso di inviare una lettera al Fondo Pensione Agenti, alla Covip e al Ministero del Lavoro per sollecitare una rapida soluzione per il risanamento di Fo.Na.Ge e tutelare così le ragioni di migliaia di agenti professionisti aderenti al Fondo.
ANAPA e UNAPASS affermano di condividere “la seconda delle ipotesi formulata dal Consiglio di Amministrazione del Fondo, basata sulla trasformazione del regime dell’ente in contribuzione definita, sulla quale converge la stessa proposta dall’ANIA formulata formalmente in data 6 ottobre, poiché, seppur non rappresenti quella da tutti desiderata, tuttavia la ritengono, nel suo complesso, l’unica strada attualmente percorribile, finalizzata su un piano di sano e fondato realismo che mira all’effettivo salvataggio del Fondo, fugando definitivamente ogni possibile futuro rischio di default”.
Tenuto conto dell’intima connessione esistente tra il Fondo e l’Accordo Nazionale Agenti, circa l’intento di salvare il primo e di giungere presto a una ridefinizione negoziale del secondo, ANAPA e UNAPASS ribadiscono che l’unica strada attualmente e realisticamente percorribile sia quella che prevede:
- la trasformazione da prestazione a contribuzione definita per mantenere in vita nel tempo Fonage e garantire, così, le pensioni alle nuove generazioni e non solo la tutela degli attuali “pensionati”;
- il recupero finanziario parziale di ogni agente dei contributi versati, con capitalizzazione degli interessi, perdendo prevalentemente la quota parte versata dalla compagnia;
- il mantenimento degli attuali livelli delle pensioni d’invalidità e ai superstiti in ossequio al principio mutualistico;
- la conservazione degli apporti contributivi annuali versati dalle Compagnie al Fondo;
- ulteriori condizioni migliorative deliberate da ogni singola impresa in favore della propria rete agenziale, nell’ambito delle negoziazioni di secondo livello.
Le due associazioni sollecitano il cda di Fo.Na.Ge. di prendere atto che le parti sociali ANIA/ANAPA/UNAPASS, dopo oltre 10 mesi di trattativa, hanno finalmente trovato una convergenza su una soluzione condivisa per il salvataggio del Fondo e che soltanto in questi giorni lo SNA ha presentato una proposta alternativa, non condivisa dalle altre parti sociali, e neanche dai rappresentanti dei GAA presenti al FORUM del 20 c.m., che non ha trovato un’elaborazione oggettivamente praticabile, in quanto basata su enunciazioni teoriche, quali presupposti di autofinanziamento dei singoli iscritti e di trasferimento delle Casse di Previdenza, la cui decisone spetta alla soggettiva volontà di ogni singolo agente e di ogni singolo Gruppi Agenti, nonché soggetta a rigorosi vincoli statutari delle stesse Casse di Previdenza.
La palla passa ora a Fo.Na.Ge. che nella prossima settimana dovrà decidere quale percorso intende concretamente attuare.