Il contributo delle assicurazioni al rilancio dell’economia del Paese è al centro dell’assemblea annuale dell’Ania, svoltasi lunedì scorso. Nel corso della sua relazione la presidente Maria Bianca Farina ha ricordato come il mondo delle assicurazioni, nonostante abbia subito il pesante impatto della pandemia, ha fatto e può fare molto per il rilancio della nostro economia.
“La sfida più grande inizia ora. Siamo un settore con un peso rilevante nel Paese e possiamo essere parte fondamentale per il piano di ripresa dell’Italia”, ricordando che, alla fine dello scorso anno, gli investimenti delle imprese assicurative valevano oltre metà del Pil, 950 miliardi di euro, e assorbivano il 15% dei titoli di stato italiani in circolazione. “Noi vogliamo essere al fianco delle Istituzioni e di tutte le forze produttive e sociali per dare il nostro contributo attraverso gli assi portanti della nostra mission e porre solide basi per lo sviluppo di una economia sostenibile”, ha aggiunto Farina chiedendo al governo nuove regole per liberare tutte le potenzialità dell’investimento assicurativo. Inoltre, la presidente dell’Ania ha sottolineato la necessità un sostegno concreto al sistema produttivo: “Nessun favore, nessuno sconto, niente finanziamenti a pioggia ma misure che garantiscano risorse adeguate all’emergenza, che rivedano il pesante regime fiscale, abbattano le infinite barriere della burocrazia, mettano a disposizione una rete efficiente e moderna di infrastrutture. La sfida è non permettere che l’economia del Paese si trasformi in un moltiplicatore di assistenzialismo improduttivo”.
All’assemblea il presidente del consiglio, Giuseppe Conte ha aperto alle imprese proponendo un “nuovo patto pubblico-privato”. Conte ha sottolineato anche “la solidità dei fondamentali del comparto assicurativo che ha dimostrato, pur risentendo pesantemente della crisi, di saper resistere al duro stress test della congiuntura pandemica”.
Il presidente dell’Ivass, Daniele Franco, ha ricordato che “Il sistema assicurativo italiano si mantiene complessivamente solido anche in un contesto difficile. Gli indici di solvibilità delle imprese, secondo i dati dell'autorità di vigilanza, sono tornati su livelli vicini a quelli di fine 2019, prossimi al 210%”.
Riguardo il capitolo Rc Auto, i premi sono diminuiti di oltre il 5% nei primi otto mesi dell’anno secondo l’Ania e nella stessa misura è sceso il premio medio per veicolo, anche per le politiche delle compagnie di reagire al calo degli incidenti nel lockdown con misure per i clienti come voucher o prolungamento dei contratti.
Per ridurre ulteriormente i prezzi delle polizze auto, l’Ania propone di standardizzare i risarcimenti per lesioni gravi, in linea con gli altri Paesi europei, e calmierare la dinamica di crescita (oltre il 45% dal 2009). Altre richieste sono affrontare in maniera più incisiva il fenomeno delle truffe assicurative, contrastare il fenomeno dei circa 2,6 milioni di veicoli che circolano senza assicurazione, e ripensare "radicalmente" il sistema di bonus-malus. .
Farina ha quindi annunciato, a breve, la presentazione dei risultati di un gruppo di studio di economisti, virologi, assicuratori, riassicuratori e Autorità di vigilanza sulla possibilità di polizze per i danni derivanti da future pandemie.