Le vacanze sono alle porte e, come ogni anno, si avvicina il momento critico dell’organizzazione del viaggio in compagnia di un animale domestico.
Secondo l’ultima ricerca dell’Osservatorio di Sara Assicurazioni oltre metà degli italiani, il 57%, è convinta che il proprio compagno a quattro zampe andrebbe portato con sé in vacanza, mentre solo il 14% lo affiderebbe a parenti e amici e l’11% lo porterebbe in strutture dedicate. Per ben il 43% del campione vengono considerati membri effettivi della famiglia, per il 24% rappresentano una compagnia, il 19% vede in loro invece un amico fidato.
Purtroppo, nonostante questi numeri, secondo la LAV si stima che ogni anno in Italia siano abbandonati una media di 80.000 gatti e 50.000 cani, più dell’80% dei quali rischia di morire in incidenti, di stenti o a causa di maltrattamenti.
Secondo la quasi totalità degli italiani (88%), le leggi che rendono reati l’abbandono e il maltrattamento degli animali non solo sono giuste, ma dovrebbero addirittura essere più severe.
Un animale domestico, sia a casa che in vacanza, richiede impegno e attenzioni particolari: se per il 37% potrebbe limitare la propria libertà, il 39% teme che possa fare del male alle persone, ma c’è anche chi ha paura che scappi (38%) o che provochi danni alle cose (34%).
Per evitare tutto ciò, gli italiani corrono ai ripari tenendo l’animale sempre sotto controllo o facendolo educare da esperti, ma solo il 24% stipula una polizza assicurativa per tutelarsi dai danni che l’animale potrebbe causare agli altri.
Se gli italiani sanno come tenere a bada i comportamenti dei loro fedeli compagni, pare non sia così nei confronti dei loro simili. Secondo la ricerca, il 32% degli intervistati ha dichiarato che gli esercizi pubblici che non ammettono animali al loro interno fanno bene, ma non per motivi di igiene o perché potrebbero dare fastidio: il motivo principale è il comportamento dei loro padroni, che spesso non hanno rispetto per le altre persone.