Secondo un’indagine sui giovani consumatori realizzata dall'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) tramite il portale Skuola.net, grazie alle testimonianze di 2.000 studenti tra gli 11 e i 18 anni, solo 1 ragazzo su 3 conosce il Codice del Consumo, per cui quasi tutti chiedono di saperne di più. Anche grazie alla scuola: ben 9 su 10 sono favorevoli a lezioni specifiche sui diritti del consumatore.
Sottoponendo i diretti interessati a una serie di domande sul Codice del Consumo, emergono lacune più o meno diffuse, soprattutto sulla durata delle tutele: soltanto il 15% è consapevole che la garanzia legale su ogni bene venduto dura 24 mesi, mentre solo il 26% sa che si può recedere gratuitamente da un acquisto online entro 14 giorni dalla sua ricezione.
Va decisamente meglio quando si tratta di conoscere le procedure per attivare le tutele. Circa i due terzi dei ragazzi intervistati (62%) sanno che, in caso di guasto del prodotto nel periodo di garanzia, se ne può ottenere la riparazione o la sostituzione senza ulteriori spese; il 59% è al corrente del fatto che, in tali circostanze, in prima battuta ci si debba rivolgere esclusivamente al venditore.
I nativi digitali hanno ancora più dimestichezza, come atteso, se l'acquisto avviene online: il 68% sa benissimo che, se il prodotto comprato arriva a casa non funzionante, si ha diritto a rimandarlo indietro senza doversi sobbarcare le spese di spedizione, mentre solo il 34% sa che, qualora portasse indietro la merce in un negozio fisico, le cose potrebbero andare diversamente. Le carenze, però, restano e i ragazzi si mostrano disponibili ad essere aiutati, sin dai banchi di scuola: il 58% degli intervistati ritiene sia obbligatorio approfondire i diritti dei consumatori, mentre il 31% vorrebbe che questa opportunità fosse offerta a titolo facoltativo. Una sorta di diritto supplementare, da utilizzare nelle ore di educazione civica o in altri momenti della vita scolastica. Appena 1 su 10, invece, crede che un giovane possa farcela da autodidatta.
“La nostra Autorità crede nell'importanza di educare le nuove generazioni così che i giovani possano diventare consumatori consapevoli dei propri diritti e della loro tutela. Per questo da alcuni anni stiamo svolgendo attività che coinvolgono gli studenti i quali, giocando, imparano a conoscere gli strumenti per difendersi in particolare dalle truffe, oggi molto diffuse negli acquisti online”, dichiara in una nota Roberto Rustichelli, presidente dell'Antitrust.