
Negli ultimi mesi del 2014 Aon Risk Solution ha effettuato un sondaggio a livello mondiale su un campione di imprese e organizzazioni di dimensioni diverse, per misurare i dieci rischi maggiormente avvertiti dalle aziende. Sono state raccolte le risposte di 1.400 manager e dirigenti appartenenti ai board di compagnie pubbliche e private di più di 60 paesi.
Il risultato vede al primo posto il rischio reputazionale che raggiunge la vetta per la prima volta dal 2007. Insieme al timore per i danneggiamenti nella percezione del brand, è cresciuta la considerazione anche nei confronti del cyber risk, che è entrato per la prima volta nella top ten posizionandosi al nono posto. A ciò contribuisce la crescente consapevolezza che questi due rischi hanno una forte connessione, basti pensare a quanto facilmente crolla la fiducia dei consumatori nei confronti del brand qualora avvengano violazioni di dati o frodi informatiche.
Alla leadership del rischio reputazionale hanno dato un grosso contributo anche numerosi eventi di cronaca (la scomparsa del volo Malaysia Airlines 370 o il product recall di Toyota su tutti), la cui massiccia copertura da parte dei media ha molto spesso posto in una posizione critica, in tempi rapidissimi, l’azienda coinvolta, danneggiandone l’immagine e mettendo a rischio la fiducia dei consumatori.
Analizzando le altre voci della classifica, il timore di non riuscire ad adeguarsi ai frequenti cambiamenti normativi è leggermente diminuito, passando dalla seconda posizione del 2013 (ultimo rilevamento) alla terza attuale, in virtù della crescente attenzione e sensibilità delle aziende nei confronti delle coperture D&O.
L’indagine rileva poi che il rischio derivante dall’incapacità di fornire soluzioni innovative e adeguate alle esigenze dei clienti si posiziona al sesto posto. Ricompare tra i primi dieci rischi il danno materiale diretto. Strettamente correlato ad esso, come hanno dimostrato i diversi eventi atmosferici catastrofici dell’ultimo anno, è il timore nei confronti della business interruption, al settimo posto.
La classifica completa:
- Danno reputazionale / danno d’immagine
- Crisi economica / lenta ripresa dell’economia
- Cambiamenti normativi e legislativi
- Crescita della concorrenza
- Mancata capacità di attrarre e trattenere professionisti talentuosi
- Mancata capacità di innovare e riconoscere i bisogni dei consumatori
- Business interruption
- Third-party liability (responsabilità esterna?)
- Cyber crime e hacker aggio
- Danno materiale diretto (Property Risk)