
Il Governo ha approvato il piano “Destinazione Italia”. “Abbiamo assunto - ha spiegato il presidente del Consiglio Enrico Letta nella conferenza stampa a palazzo Chigi dopo la conclusione del Cdm - il piano Destinazione Italia nel suo complesso e approvato in particolare un decreto legge e un disegno di legge. La parte decreto entra in funzione immediatamente, la parte ddl ha aspetti ordinamentali e quindi può avere tempi più lenti. Come avevo preannunciato mercoledì nel chiedere la fiducia c’è un capitolo importante sul rilancio economico, sostenere la competitività delle imprese, aiutare i consumatori con aperture dei mercati e per l’attrazione degli investimenti con il varo di una parte consistente del piano Destinazione Italia”.
Uno degli articoli del decreto Destinazione Italia “avrà come effetto - ha spiegato il premier - il calo del costo delle Rc auto, un aiuto per i consumatori che investe anche il tema delle frodi, le due cose, costi alti e frodi, come sappiamo sono collegati. È un intervento a favore dei consumatori, importante e significativo, che da troppo tempo si aspettava”. Il ministro allo Sviluppo Zanonato ha aggiunto che per le tariffe Rc auto arriveranno sconti, in media del 7%, imposti a seconda del comparto e che vanno dal 4% al 10%. “Dobbiamo rendere il più possibile corretto - ha spiegato Zanonato - il comportamento degli automobilisti e ribaltare il meccanismo sullo sconto della tariffa. Il meccanismo di riduzione della tariffa non è affidato al mercato, ma a un meccanismo obbligatorio. Si introduce la possibilità di avere lo sconto con una scatola nera che documenta il sinistro”.
Le assicurazioni non saranno più obbligate a offrire la scatola nera ai clienti, se lo faranno dovranno concedere uno sconto minimo del 10%. Dall’8 al 12% andranno invece gli sconti per chi accetterà di farsi riparare il veicolo danneggiato in un’officina convenzionata con la compagnia. Si allungheranno i tempi per ottenere un risarcimento e si accorceranno drasticamente, a 120 giorni, quelli per denunciare il sinistro per il quale oggi si può attendere anche due anni. Il pacchetto abolisce i trattamenti privilegiati agli assicurati più fedeli, cui spesso vengono attribuite classi di bonus malus personalizzate. La standardizzazione delle classi dovrebbe indurre i clienti a cercare sempre polizze più convenienti rivolgendosi a diverse compagnie, mettendole in competizione. I carrozzieri hanno già protestato, le compagnie sono pronte a farlo. Il rischio di ricorsi in tribunali, è imminente e il Governo potrebbe ancora tagliare alcune parti del pacchetto.