
La Conferenza Stato-Regioni ha approvato il piano assicurativo agricolo 2013. Lo schema del programma è stato disegnato per permettere alle imprese agricole italiane di cogliere le opportunità offerte dalla riforma della politica agricola comune.
È quanto informa il Ministro delle Politiche Agricole, che in una nota sottolinea come il piano sia stato predisposto “con il contributo delle parti interessate, e si caratterizza per alcuni aspetti innovativi, in grado di orientare le scelte degli agricoltori”.
Lo sviluppo di un sistema moderno di gestione dei rischi a disposizione delle imprese agricole, secondo il ministero, costituisce uno degli elementi essenziali per garantirne la competitività nei mercati caratterizzati da elevata volatilità e in continua evoluzione, senza trascurare qualità e territorialità, punti di forza di molte imprese. Le novità introdotte favoriscono, inoltre, l’allargamento territoriale delle assicurazioni al Centro Sud dove solo poche imprese aderiscono alle coperture agevolate dei rischi. A questo strumento, precisa il ministero, dovranno essere affiancati i fondi di mutualizzazione previsti dalla Pac, per consentire alle imprese di governare anche quei rischi a fronte dei quali non è possibile oggi sottoscrivere polizze agevolate.
Diverse le novità inserite nel nuovo piano assicurativo agricolo: abbandono delle polizze monorischio e concentrazione delle risorse pubbliche a favore delle coperture più complete; maggiori incentivi ai nuovi assicurati; differenziazione tra eventi catastrofici come la siccità, ed eventi sistemici come la grandine; possibilità di indirizzare la copertura assicurativa verso i rischi che hanno concreta possibilità di verificarsi nei territori di riferimento; garanzia di una migliore distribuzione territoriale dei rischi; ampliamento delle possibilità assicurative per la zootecnia; associazione del rischio “colpo di sole” con quello di “venti sciroccali” e “gelo/brina” con “sbalzi termici” per garantirne una migliore distribuzione territoriale; possibilità per i maidicoltori di assicurare le produzioni contro le fitopatie responsabili delle aflatossine nel mais.