
Secondo quanto riporta il quotidiano Mf sarebbe in arrivo lo scudo antispread per le compagnie di assicurazione, seppure con rigidi paletti a tutela della stabilità patrimoniale delle imprese. A fine ottobre l’Ivass ha infatti inviato una lettera al mercato che sblocca uno strumento particolarmente atteso dalle compagnie in questa fase di tensione sui titoli di Stato.
Si tratta dei chiarimenti che consentiranno alle assicurazioni di applicare la misura transitoria di Solvency II sul calcolo delle riserve tecniche. Quando la nuova normativa europea è partita, nel 2016, nessuna compagnia aveva chiesto a Ivass di poter utilizzare questo strumento, poiché in quel momento gli indici di Solvency II del settore erano decisamente più alti del 100%, quota minima richiesta dalla normativa. Le cose sono cambiate negli ultimi mesi, quando la tensione sui Btp ha provocato pesanti cali degli indici Solvency nei bilanci semestrali, con tagli che in alcuni casi hanno superato i 90 punti. In quel momento l’Ivass ha iniziato ad analizzare la situazione al fine di evitare che le compagnie italiane finiscano per essere penalizzate rispetto alle concorrenti europee dall’applicazione delle regole di Solvency II.