Solvency II
Il peggioramento della qualità degli asset del reddito fisso nell’ambito della pandemia sono alla base dell’aumento dei requisiti patrimoniali delle compagnie assicurative vita europee.
Le imprese di assicurazioni sono pronte a contribuire al piano di rilancio dell’Italia che partirà con le risorse del Recovery Fund, ma per poterlo fare è necessaria una modifica europea delle regole di Solvency2. In sintesi, è questo il messaggio lanciato dalla presidente dell’Ania, Maria Bianca Farina, nel corso di un webinar organizzato da Itinerari Previdenziali dal titolo “Le compagnie di assicurazione alla prova di Covid-19”.
La Commissione europea ha avviato una consultazione sulla revisione delle norme prudenziali Ue per le compagnie di assicurazione e di riassicurazione, la cosiddetta “direttiva Solvency II” entrata in vigore nel 2016, che stabilisce norme armonizzate e basate sul rischio, promuove la trasparenza, la comparabilità e la competitività nel settore.
Allianz ha registrato un calo dell’utile netto del 29% a 1,4 miliardi di euro nel primo trimestre 2020, scontando la flessione del risultato operativo a 2,3 miliardi (-22%), causata dalle prime conseguenze dell’emergenza pandemica e da catastrofi naturali.
Valdis Dombrovskis, vice presidente della Commissione europea e responsabile dei servizi finanziari, sostiene che le compagnie assicurative europee potrebbero essere chiamate a fare degli accantonamenti per tutelare i propri clienti, nel caso le società diventassero insolventi, velocizzando il processo di liquidazione dei Regulator in modo da evitare un bailout che avrebbe dei costi per i contribuenti.
L’Eiopa ha posto in pubblica consultazione il parere tecnico sulla revisione di Solvency II prevista per il 2020 della Direttiva 2009/138/.
Lieve calo alla fine del primo semestre del ratio Solvency II per le compagnie assicurative italiane sceso al 218% rispetto al 226% del primo semestre 2018. Il dato emerge dal Bollettino statistico Solvency II dell’Ivass.
Nuove regole per investimenti in debito privato ed equity. È questo il perimetro delle nuove regole adottate dalla Commissione europea per aiutare gli investitori a investire in debito privato ed equity e fornire finanziamenti di lungo termine.
Il Consiglio di Amministrazione di Sara Assicurazioni S.p.A., riunitosi il 20 novembre 2018, ha esaminato le situazioni economiche pro forma al 30 settembre 2018 delle società del Gruppo Sara Assicurazioni, funzionali alla redazione della reportistica Solvency II.
Secondo quanto riporta il quotidiano Mf sarebbe in arrivo lo scudo antispread per le compagnie di assicurazione, seppure con rigidi paletti a tutela della stabilità patrimoniale delle imprese. A fine ottobre l’Ivass ha infatti inviato una lettera al mercato che sblocca uno strumento particolarmente atteso dalle compagnie in questa fase di tensione sui titoli di Stato.
Gli assicuratori italiani si muovono compatti con un unico obiettivo: modificare le regole di Solvency II prima della data di revisione già fissata dall’Europa per il 2020.
“Il nostro scopo è oggi quello di offrire una sede per una approfondita discussione di alcuni temi al centro della revisione di Solvency II. È in atto la prima fase della revisione, che dovrebbe apportare dei perfezionamenti al regolamento delegato: l’Eiopa ha già trasmesso i suoi pareri e si prevede che la Commissione adotti gli emendamenti al regolamento delegato entro la fine dell’anno; la seconda fase, quella più pervasiva che riguarderà l’intera direttiva Solvency II, è in programma per il 2020”.
A seguito delle disposizioni introdotte dalla normativa di recepimento delle indicazioni europee legate al nuovo regime di solvibilità, nota come “Solvency II”, l’attuario diventa sempre più una figura chiave.
Un confronto tra i principali assicuratori italiani sulle prospettive del mercato in vista dell’entrata in vigore della Direttiva europea sulla distribuzione assicurativa (IDD) e dopo i primi due anni di Solvency2.
Secondo un articolo pubblicato da Autonomous Research in collaborazione con Willis Towers Watson, il settore assicurativo corre il rischio di essere ulteriormente marginalizzato dagli investitori se il sistema di reportistica relativo alla performance richiesto da Solvency II continua a complicarsi.