
La Commissione europea ha avviato una consultazione sulla revisione delle norme prudenziali Ue per le compagnie di assicurazione e di riassicurazione, la cosiddetta “direttiva Solvency II” entrata in vigore nel 2016, che stabilisce norme armonizzate e basate sul rischio, promuove la trasparenza, la comparabilità e la competitività nel settore.
La Commissione sta effettuando una revisione completa del quadro prudenziale, basandosi sull’esperienza degli ultimi anni, e che rappresenta l’occasione per capire quale contributo possa dare il settore assicurativo al raggiungimento degli obiettivi del Green Deal europeo e dell’Unione dei mercati dei capitali e degli sforzi globali della Commissione per garantire la ripresa economica a seguito della crisi del coronavirus.
In particolare, il vicepresidente Valdis Dombrovskis ha detto che “vogliamo scoprire se le norme Solvency II forniscono ancora i giusti incentivi agli assicuratori per sostenere il finanziamento a lungo termine di una ripresa economica forte, sostenibile e resiliente garantendo nel contempo che i diritti dei consumatori siano protetti”. Sulla base della consultazione la Commissione presenterà una proposta legislativa nell’estate del 2021.
Le clausole di revisione di Solvency II prevedono che la Commissione valuti se presentare proposte legislative per modifiche su quattro aree del quadro: le misure di garanzia a lungo termine e le misure relative al rischio azionario; i requisiti patrimoniali di solvibilità formula standard; i requisiti patrimoniali minimi; vigilanza di gruppo e gestione del capitale all'interno di un gruppo di imprese di assicurazione o di riassicurazione.
Nel documento di analisi, la Commissione indica che “le condizioni economiche e finanziarie che gli assicuratori e i riassicuratori hanno dovuto affrontare negli ultimi anni e mesi, in particolare in relazione ai rischi di tasso di interesse e alla volatilità del mercato, differiscono in modo significativo da quelle durante le quali inizialmente è stato progettato il quadro Solvency II”.
Nel tempo sono stati introdotti trattamenti preferenziali per rimuovere gli ostacoli agli investimenti nelle infrastrutture, nella cartolarizzazione di alta qualita', nel debito collocato privatamente e nelle azioni a lungo termine. Tuttavia, molti stakeholder assicurativi sostengono che le regole prudenziali (compresi i requisiti patrimoniali per i rischi di mercato e il margine di rischio) ostacolino ancora la capacità degli assicuratori di contribuire al finanziamento a lungo termine dell’economia.