
Valdis Dombrovskis, vice presidente della Commissione europea e responsabile dei servizi finanziari, sostiene che le compagnie assicurative europee potrebbero essere chiamate a fare degli accantonamenti per tutelare i propri clienti, nel caso le società diventassero insolventi, velocizzando il processo di liquidazione dei Regulator in modo da evitare un bailout che avrebbe dei costi per i contribuenti.
Tuttavia, l’ente europeo del settore assicurativo ha dichiarato di essere contrario a tali azioni, ritenendo che le misure di salvaguardia ci sono già e che i nuovi requisiti potrebbero colpire la competitività del settore.
L’Unione europea sta per rivedere le regole sui requisiti patrimoniali delle compagnie assicurative, Solvency II.
L’agenzia Reuters riprende quanto detto da Dombrovskis a Bruxelles: “Non esiste un regime di risoluzione a livello comunitario per il settore assicurativo in caso di difficoltà, né norme minime a livello di Ue sugli schemi di garanzia assicurativa”. Insomma, per il vicepresidente della Commissione UE il sistema di garanzia assicurativa, già disponibile in alcuni Stati fornisce una protezione di ultima istanza ai consumatori davanti all’insolvenza dell’assicuratore, ma “Se tutti i Paesi UE avessero regimi di garanzia assicurativa, ne trarrebbero beneficio gli assicurati, i contribuenti e l’intero sistema assicurativo”, ha aggiunto.