Compass ha reso noti i risultati 2016 della sua indagine annuale sul rapporto tra la realtà LGBT e le assicurazioni, la quale ha rivelato che nell’ultimo anno la somma media pro-capite di copertura per le persone appartenenti a questa comunità è diminuita di circa 8.000 sterline.
Si tratta di dati relativi alle polizze vita, il cui calo nel tetto massimo è spiegabile con il fatto che nel 2016 sono stati inclusi nel campione più individui affetti da HIV, che godono di garanzie assicurative più basse.
Chris Morgan - lead financial adviser di Compass - ha dichiarato che lo scorso anno la quota media per persona era £185.015, contro le £176.695 nel 2016. Le persone che soffrono di HIV infatti hanno accesso a una protezione massima di £134.733, dato che inevitabilmente abbassa la media complessiva.
Per quanto riguarda invece l’assicurazione della famiglia, questo genere di polizze costituisce il 24% del totale, e una clausola spesso inserita nei contratti è la tutela dei mutui. Solo l’8% invece ha dichiarato di aver sottoscritto assicurazioni specifiche per la protezione dei bambini, verosimilmente in ragione del fatto che sono ancora relativamente poche le coppie LGBT con figli.