
Un prestito da 200mila euro auto-elargito e un anticipo sulla retribuzione (altri 130mila euro), auto-concesso a beneficio dell’ex presidente del consiglio di amministrazione della società, Marco Cardia (sollevato dall’incarico da Ignazio Marino all’indomani del suo insediamento in Campidoglio), che è indagato per appropriazione indebita in concorso con il direttore generale, Luigi Alker.
Avveniva anche questo alle Assicurazioni di Roma e l’argomento è stato al centro di un duro consiglio di amministrazione tenutosi lunedì scorso. Sul piatto, il licenziamento del direttore generale, ma la decisione finale è stata rimandata a un nuovo cda che si svolgerà questa mattina. Sfiduciata dal Campidoglio, dai sindacati e da una inchiesta della magistratura che getta pesanti ombre sulla loro gestione dell’ente - partecipato dal Comune e dalle società Atac, Ama e Cotral - che gestiste le assicurazioni non solo dei mezzi pubblici ma di tutte le municipalizzate capitoline, resta in sella per le ulteriori verifiche chieste proprio da un membro in quota Comune, la professoressa Valeria Falce. Assente, datosi malato, Alker.
Un’altra tegola sulla governance di AdiR, rinnovata dall’ex sindaco Alemanno in periodo di ballottaggio e prima della sua naturale scadenza, è stata l’ispezione dell’Istituto di Vigilanza sulle Assicurazioni che, a causa delle gravi carenze riscontrate, annunciò sanzioni tra 45 mila e 450 mila euro. Anche per questo i sindacati hanno chiesto al neo presidente, l’avvocato Giorgio Gallone, di rendere pubblici gli stipendi di dirigenti e funzionari come avviene nelle altre società del Comune.