
Nel cuore di Milano, tra gli uffici del Centro Leoni, c’è in questi giorni un luogo dove l’arte incontra l’impegno sociale e dove un abito può raccontare più di mille parole. È la mostra “Com’eri vestita? – Rispondono le sopravvissute alla violenza sessuale”, ospitata fino al 29 ottobre nella sede del gruppo Assimoco, che ha scelto di sostenere il centro antiviolenza e cooperativa Cerchi d’Acqua per dare spazio a una riflessione collettiva sul tema della violenza di genere.
L’iniziativa, nata per smontare pregiudizi e stereotipi ancora troppo diffusi, vuole spostare l’attenzione dal "come" e dal "perché" di chi subisce violenza al "chi" la esercita, ribaltando una narrazione che per troppo tempo ha colpevolizzato le vittime. Assimoco, società benefit e parte del movimento B Corp, ha deciso di aprire le porte della propria sede alla cittadinanza, rendendo accessibile gratuitamente l’installazione che racconta, attraverso 17 capi di abbigliamento e altrettante testimonianze, le storie di donne e bambine sopravvissute agli abusi. Ogni indumento è un frammento di vita, un simbolo di resistenza che obbliga a guardare in faccia una realtà scomoda ma urgente.
A rendere ancora più significativo il progetto, il coinvolgimento diretto dei dipendenti di Assimoco: una ventina di persone del gruppo ha seguito un percorso di formazione specifico per accompagnare i visitatori nella comprensione dei temi trattati, trasformandosi in guide e facilitatori di consapevolezza.
L’impegno si estende anche alle nuove generazioni, con momenti dedicati ai figli e alle figlie dei dipendenti, per educare fin da piccoli al rispetto e all’ascolto. Claudia Abbruscato, diversity & inclusion manager di Assimoco, ha spiegato che “sostenere questa mostra significa dare voce a chi troppo spesso resta in silenzio. Con Cerchi d’Acqua condividiamo la convinzione che cambiare la cultura della violenza sia possibile solo partendo dalla consapevolezza e dall’ascolto. Per questo abbiamo voluto coinvolgere direttamente le nostre persone e le loro famiglie: l’inclusione, la dignità e il benessere della persona sono valori fondanti del nostro modo di fare impresa".