
Il settore ICT continua a crescere a livello globale, con un aumento previsto dell'8,2% nel 2024 e oltre il 5% nel 2025 e 2026. I principali motori di crescita sono la digitalizzazione, l'automazione industriale e la domanda di semiconduttori avanzati, alimentata da settori come l'IA e i veicoli elettrici. Tuttavia, l'intensificarsi delle tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina e il crescente "nazionalismo dei chip" potrebbero rallentare questa espansione.
È quanto emerge da un report di Atradius che ha esaminato l’andamento del settore elettronico e ICT a livello globale. Tra i Paesi monitorati, gli Stati Uniti vedranno una crescita del 6,6% nel 2024, con un incremento del settore delle componenti elettroniche (+8,2%). L’effetto del "Chips and Science Act" dovrebbe stimolare gli investimenti, ma le tariffe più alte sulle importazioni cinesi potrebbero interrompere le catene di fornitura.
In Asia-Pacifico, Giappone, Corea del Sud e Taiwan registreranno buoni tassi di crescita, grazie alla forte domanda di semiconduttori, con Taiwan che manterrà una posizione centrale nella produzione di chip avanzati. Tuttavia, le restrizioni statunitensi sulle esportazioni di semiconduttori potrebbero rallentare la produttività.
In Cina, la produzione crescerà dell'11,3% nel 2024, sostenuta dalla domanda di elettronica e telecomunicazioni. Nonostante gli sforzi per sviluppare chip propri, le tariffe doganali imposte dagli Stati Uniti potrebbero ridurre la produzione e le esportazioni cinesi.
In Europa e Regno Unito, dopo una contrazione nel 2024, si prevede una ripresa del mercato ICT nel 2025 (+3,7%) e 2026 (+4,4%), grazie alla crescita della domanda di semiconduttori per il settore automobilistico. Il "Chips Act" europeo mira a ridurre la dipendenza dall'Asia, ma gli obiettivi sono difficili da raggiungere.