
La Aviva ha fissato la fine di febbraio quale dead line per le offerte degli asset di Francia e Polonia che l’assicuratore britannico ha messo sul mercato, con una valutazione complessiva intorno ai 5,5 miliardi di euro.
È quanto riporta l’agenzia Reuters , ricordando che il gruppo londinese ha già ricevuto alcune offerte da diversi top player del settore e vorrebbe completare la vendita delle due controllate entro la fine del primo trimestre. Aviva conta di incassare circa 3,5 milioni di euro dalla cessione delle attività in Francia, mentre gli asset polacchi del gruppo sono valutate intorno ai due miliardi di euro.
Le due operazioni sono fondamentali per il piano di risanamento ideato dall’amministratore delegato del Gruppo, Amanda Blanc, che vuole rifocalizzare Aviva sulle sue principali attività in Gran Bretagna, Irlanda e Canada, mentre il basso prezzo delle azioni sta creando più di un fastidio fra gli azionisti.
Nella corsa ad Aviva France parte come favorito il gruppo francese Macif che ha messo sul piatto una fiche da 3,5 miliardi che soddisferebbe le ambizioni del gruppo inglese, ma deve guardarsi le spalle da altri pretendenti come la società di investimento Eurazeo e l'operatore specializzato nel ramo Vita Athora, appoggiato dal fondo di private equity Apollo.
Più defilata Generali, interessata ad alcuni degli asset francesi in vendita e che potrebbe eventualmente allearsi con Eurazeo qualora la spuntasse, mentre Allianz si è tirata fuori dalla contesa. Per gli asset polacchi sarebbero in gara Generali, Allianz e l’olandese NN Group.
Secondo quanto riporta il quotidiano MF, fine febbraio sarebbe anche il termine massimo per le offerte di acquisto degli asset italiani dove, al momento, avrebbero manifestato il loro interesse i fondi di private equity Apollo e Cinven e le compagnie Cnp Assurances e Allianz.