Il 37% degli italiani non ha mai sentito parlare della possibilità di acquistare servizi assicurativi presso un istituto bancario, mentre il 63% ne è a conoscenza, sebbene il 28% ne abbia una conoscenza solo superficiale.
Questo gap informativo contribuisce a una scarsa propensione a tutelarsi in caso di imprevisti. Nonostante il 78% degli intervistati riconosca l'importanza di pianificare il futuro, solo il 50% si dichiara informato su come proteggersi da imprevisti.
È quanto emerge dall’indagine “Bancassicurazione: la prospettiva dei clienti", realizzata da EY, in collaborazione con SWG, che offre uno sguardo sulla percezione e le aspettative dei consumatori italiani nei confronti del modello bancario-assicurativo. Nicola Panarelli, financial services consulting Leader, EY sostiene che "nonostante la scarsa conoscenza del concetto di bancassicurazione tra i consumatori italiani, la fiducia e la preferenza per questo modello sono in crescita, soprattutto tra i giovani nella fascia tra i 25 e i 34 anni. Il 42% di questi si dichiara propenso a sottoscrivere un prodotto assicurativo - sia di investimento ma anche di protezione dei propri beni (38%) nonché polizze salute e infortuni (34%) - attraverso un canale bancario, un dato superiore di diversi punti percentuali rispetto al totale del campione intervistato”.
Le polizze sono percepite principalmente come strumenti di protezione dai rischi (45%) e di investimento per il futuro (29%), con solo il 10% degli intervistati che le percepisce negativamente. Esiste però una forte differenziazione tra chi ha sottoscritto esclusivamente prodotti vita e i clienti del comparto danni, con questi ultimi che spesso si limitano a vedere il prodotto assicurativo come un obbligo o una necessità (24% contro il 14% del totale).
Le principali preoccupazioni degli italiani riguardano l'invalidità (55%), particolarmente sentita dai giovani (60%), e la stabilità lavorativa (36%). Gli italiani tra i 55 e i 74 anni temono la non autosufficienza e di gravare sui propri cari (52%).
Gli strumenti di tutela per il proprio futuro più apprezzati sono i risparmi in banca (45%), seguiti dalle assicurazioni a tutela in caso di morte o invalidità (TCM e LTC), sebbene giudicate costose da quasi la metà degli italiani. Al terzo posto, in egual misura, si trovano i fondi pensionistici e una buona rete familiare (28%).
La fiducia nelle banche e nelle assicurazioni rimane bassa, con un voto medio di 5,1 su 10. Secondo l’indagine di EY la bancassicurazione deve sempre più puntare sullo sviluppo di servizi accessori, soprattutto nel comparto danni, che aiutino il cliente a gestire i propri bisogni. Le due componenti di servizio più ricercate dai clienti della bancassicurazione sono quelle inerenti ai servizi assistenziali legati alla salute e i servizi legati alla risoluzione di incidenti domestici. La gestione dei sinistri è percepita invece come un'area critica, con il 75% degli intervistati che ritiene le compagnie assicurative tradizionali più efficienti rispetto alle banche.