
Banche e assicurazioni criticano il governo per gli aumenti e gli anticipi di imposta che gravano sulle loro spalle e necessari per garantire copertura all’eliminazione quasi totale della seconda rata Imu. L’ABI ricorda che complessivamente, con la legge di Stabilità e il decreto sull’Imu, “l’onere per il settore bancario in termini di cassa per i periodi di imposta 2013-14 è stimato in oltre 3 miliardi di euro”.
Da parte sua l’ANIA giudica le misure “inique e palesemente discriminatorie. Si riserva di adire le autorità competenti, in sede sia nazionale che comunitaria, al fine di farne dichiarare la manifesta illegittimità”. Nel corso di una audizione alla commissione Finanze del Senato, il direttore generale dell’ANIA, Dario Focarelli, ha riconosciuto che l’aggravio fiscale è stato determinato “'da primarie esigenze di gettito” ma ha invitato i componenti della commissione a riflettere “sull’incostituzionalità” dell’aggravio fiscale, che ha costretto le compagnie assicurative a reperire 400 milioni di euro.