I mercati sottostimano il rischio ambientale “probabilmente perché pensano che questo si materializzerà solo nel lungo termine”, sostiene Luigi Federico Signorini, Vice direttore generale della Banca d’Italia, che sottolinea come si tratti di un grave errore: “La crisi finanziaria globale del 2007 ci ricorda i costi sociali ed economici derivanti dalla sottostima e da un non corretto prezzamento del rischio”.
L’occasione per lanciare l’avvertimento è stata la presentazione del rapporto sul “dialogo nazionale per la finanza sostenibile”, iniziativa lanciata nell’ambito di un programma Onu per lo sviluppo sostenibile.
La sottostima del rischio ambientale è ben conosciuta in Italia, Paese dal delicato equilibrio idrogeologico.
Signorini ricorda gli impatti sull’economia derivanti dalle catastrofi naturali e anticipa le prime evidenze che emergono da uno studio della Banca d'Italia: la riduzione del rischio idrogeologico va di pari passo con un maggiore credito bancario alle piccole e medie imprese.
La Banca d’Italia ha proposto di recente in Parlamento un’incentivazione alla copertura assicurativa da parte di imprese e famiglie per far fronte ai rischi catastrofali: in Italia, paese sismico, ricorda Signorini, meno dell’1% delle abitazioni private ha un’assicurazione che copre il rischio sismico.