“Gli investimenti del Pnrr sulla sanità vanno usati per creare e potenziare le infrastrutture e non per alimentare la spesa corrente e i costi del Ssn. Ricordiamoci che il nostro è un Paese fortemente indebitato che deve avere come faro la disciplina di bilancio. In quest’ottica, i fondi sanitari integrativi sono un grande alleato, già molto gradito alla popolazione, e vanno assolutamente sostenuti”.
È quanto ha detto il Ceo del gruppo Unipol Carlo Cimbri durante l’evento online dal titolo “Condividere per non dividere. La salute è uguale per tutti”, organizzato dal gruppo bolognese. “La spesa sanitaria pubblica non è più sufficiente a garantire le prestazioni richieste dalla popolazione, che è più esigente del passato e che invecchia. Non deve trarci in inganno una fase contingente come l’attuale, alimentata dalle risorse che arriveranno nell’ambito del Pnrr, perchè i temi strutturali rimangono. Dobbiamo evitare che solo una parte della popolazione possa permettersi di accedere alle prestazioni sanitarie, mentre già oggi dei 120 miliardi di spesa sanitaria oltre 40 miliardi sono pagati dalle famiglie di tasca propria sotto forma di ticket, odontoiatria e prestazioni private”.
Il Ministro della Salute Roberto Speranza, ha poi sottolineato che in questa fase è stata superata quota 51 milioni di dosi di vaccini somministrati in Italia, ma per la ripartenza è necessario implementare un grande Patto-Paese che includa il Governo, le Regioni e i Comuni per tenere insieme la dimensione sanitaria e quella sociale ma anche, oltre a ordini, sindacati e associazioni, il mondo delle imprese.
Il Gruppo Unipol è impegnato a concorrere in modo significativo al raggiungimento degli obiettivi di Sviluppo Sostenibile attraverso la realizzazione delle proprie strategie, con un impatto particolare sugli SDGs 3, 8 e 11. Questo significa, per il Gruppo, definire soluzioni distintive che sono in grado di avere un positivo impatto sociale, perché contribuiscono a prevenire e ridurre i rischi per i clienti (ad esempio, quelli connessi al cambiamento climatico) e a colmare il gap di protezione per le categorie sottoassicurate (ad esempio, a causa dei limiti della spesa pubblica in sanità), e allo stesso tempo possono aumentare la redditività del Gruppo.
I risultati raggiunti da Unipol in questo ambito sono rendicontati annualmente nel Bilancio Integrato del Gruppo, che unisce le informazioni contenute nel bilancio tradizionale con la rappresentazione delle performance ambientali, sociali e di governance ottenute dall’azienda. Nel 2020 il gruppo ha distribuito valore agli stakeholder per 13,3 miliardi di euro, di cui 9,1 miliardi di pagamenti agli assicurati e 4,2 miliardi ripartiti tra gli altri stakeholder (dipendenti, agenti, fornitori, pubblica amministrazione, azionisti, finanziatori e comunità).