
Possibili operazioni di crescita esterna in Italia per Unipol? Su questo fronte, il numero uno del gruppo bolognese Carlo Cimbri ha le idee molto chiare: “Nell’ambito delle attività industriali degli ecosistemi che abbiamo tracciato, prevediamo diverse acquisizioni di società specializzate che fungeranno da acceleratori dei nostri business, per esempio nel noleggio, nei flexible benefit o nelle piattaforme di intermediazione di auto usate. Sulle assicurazioni, invece, abbiamo già una tale dimensione, capillarità e massa critica che un’acquisizione ci porterebbe più fastidi che vantaggi”.
Disco rosso per l’Italia, ma all’estero? “Se compri buona azienda straniera non fai buone sinergie, né sulla parte industriale nè sugli investimenti. Detto ciò, abbiamo alcune peculiarità, sviluppate durante l’ultimo triennio, che valuteremo se varrà la pena di esportare”, anche se Cimbri h precisato che al momento non c’è alcun progetto sotto esame.