Italia
Tra i 31 Paesi più sviluppati al mondo l’Italia è penultima nella classifica della “resilienza macroeconomica”, cioè per la capacità di reagire a eventi improvvisi come shock economici o catastrofi naturali.
Possibili operazioni di crescita esterna in Italia per Unipol? Su questo fronte, il numero uno del gruppo bolognese Carlo Cimbri ha le idee molto chiare: “Nell’ambito delle attività industriali degli ecosistemi che abbiamo tracciato, prevediamo diverse acquisizioni di società specializzate che fungeranno da acceleratori dei nostri business, per esempio nel noleggio, nei flexible benefit o nelle piattaforme di intermediazione di auto usate. Sulle assicurazioni, invece, abbiamo già una tale dimensione, capillarità e massa critica che un’acquisizione ci porterebbe più fastidi che vantaggi”.
A livello europeo gli investimenti nel settore del Fintech tra il 2010 e il 2017 sono stati pari a 15,7 miliardi di euro, ma il vero boom si è registrato lo scorso anno.
Nonostante i timidi segnali di ripresa, la crisi continua a far paura agli italiani. Le aziende non investono e le famiglie non spendono, preferendo accumulare: in banca aumentano le riserve, cresciute in un anno di oltre 50 miliardi di euro.
L’Osservatorio Connected Insurance ha fatto il punto sullo stato dell’innovazione del settore assicurativo.
L’agenzia internazionale Fitch conferma rating e outlook sul settore assicurativo italiano a “stabile”. Un giudizio che riflette il fatto che le compagnie italiane saranno in grado di far fronte alle difficili condizioni del mercato grazie agli utili e all’adeguatezza patrimoniale.