La Cassazione ha accolto il ricorso della Procura generale di Milano e ha rimandato il dossier al Tribunale per un nuovo processo. Davide Enderlin, imprenditore svizzero ed ex consigliere comunale di Lugano finito davanti ai giudici per il caso Carige, dovrà quindi tornare in tribunale per rispondere alle accuse di riciclaggio e associazione a delinquere nell’ambito delle truffe ai danni delle controllate di Banca Carige dal 2004 al 2015.
Con la sentenza n. 10638, la Cassazione ha depositato le motivazioni dell’annullamento, pronunciato il 30 gennaio scorso, della decisione assolutoria della Corte di appello di Milano. La Cassazione sollecitata col ricorso della Procura e delle parti civili (allora Carige Assicurazioni e Carige Nuova Vita) ha bocciato il mancato riscontro - da parte dei giudici di appello che hanno ribaltato la condanna - del dolo anche solo eventuale, nel delitto di riciclaggio, con cui avrebbe agito l’imputato promuovendo e partecipando alle compravendite a prezzi gonfiati di immobili o di quote societarie, realizzate dai vertici apicali delle due controllate di Carige Banca dei cui proventi avrebbero profittato, grazie anche all’opera di reimmissione del denaro in circuiti internazionali ad opera di Enderlin.