
Cattolica Assicurazioni riceve il via libera dell’Ivass alla nuova governance e intanto accelera sulla joint venture con Banco Bpm nel campo della bancassurance.
È stato lo stesso presidente del gruppo veronese Paolo Bedoni a render noto il via libera ricevuto dall’Ivass al nuovo statuto sociale approvato dall’assemblea degli azionisti alla fine di aprile. Statuto che entrerà in vigore nella primavera del prossimo anno, in occasione del rinnovo degli organi amministrativi, con una serie di novità per Cattolica che continuerà a mantenere la sua forma di cooperativa. In particolare, è stato adottato il modello monistico integrando in unico organo amministrativo il consiglio di amministrazione e il collegio sindacale ed è stata stabilita la riduzione dei consiglieri a 17, oltre all’abolizione del comitato esecutivo e alla soppressione del requisito di rappresentanza territoriale per i membri del nuovo cda.
Ulteriori novità riguardano le nuove soglie di partecipazione al capitale e la possibilità di concedere rappresentanza in cda anche agli investitori istituzionali. Con l’autorizzazione Cattolica potrà inoltre valutare la richiesta della Fondazione Cariverona, azionista con il 3,437% del capitale, di essere iscritta a libro soci, mentre non sono arrivate analoghe istanze da altri soci come la Berkshire Hathaway di Warren Buffett. Ma sul tavolo del Predidente di Cattolica ci sono anche altri dossier come, ad esempio, la joint venture con Banco Bpm: “È partita in anticipo, in giugno anziché in luglio”, ha detto Bedoni. Siamo confidenti che tutto sia in linea col piano". E non è escluso che gli accordi distributivi, attualmente validi solo per la rete del Banco Popolare, non siano estesi anche alla rete delle filiali di Bpm. L'ampliamento sarà però valutato solo "quando si presenterà l'opportunità”.
Esclusa invece la partecipazione alla gara per le polizze Rc Auto di Poste Italiane.