
Dieci anni di soli rincari per i cittadini. Per la CGIA di Mestre le liberalizzazioni non sono state di certo un affare per i cittadini che hanno visto regolarmente salire le tariffe, con la sola eccezione della telefonia che ha registrato un ribasso del 18,8% a fronte di un aumento dell’inflazione del 38,5%.
Secondo le analisi della CGIA di Mestre le tariffe dell’acqua sono salite dell’85,2%; +81,8% per il gas e +50,1% per i pedaggi autostradali, mentre per i trasporti urbani gli aumenti hanno quasi raggiunto il 50%.
La CGIA ha analizzato la percentuale di aumento delle tariffe da quando sono state liberalizzate fino al 2013.Per le assicurazioni la crescita è del 197,1%, per i pedaggi del 62,7%, per i trasporti ferroviari del 57,4%.
Il presidente dell’associazione degli artigiani e delle piccole imprese di Mestre, Giuseppe Bortolussi chiarisce: “Noi non siamo a favore di un’economia controllata dal pubblico. Segnaliamo che le liberalizzazioni hanno portato pochi vantaggi ai consumatori. Anche perché in molti settori si è passati da un monopolio pubblico ad un regime oligarchico che ha tradito i principi legati ai processi di liberalizzazione. Pertanto, invitiamo il Governo Renzi a monitorare con molta attenzione quei settori che prossimamente saranno interessati da processi di deregolamentazione. Non vorremmo che tra qualche anno molti prezzi e tariffe, che prima dei processi di liberalizzazione/privatizzazione erano controllati o comunque tenuti artificiosamente sotto controllo registrassero aumenti esponenziali con forti ricadute negative per le famiglie e le imprese”.