Semplificazione, personalizzazione, sicurezza e performance garantite dalle soluzioni Cloud hanno ridotto la diffidenza dei CIO. La componente identificabile come nuovo mercato, quella del Public Cloud, vale 320 milioni e registra una crescita anno su anno del 40% Accanto all’adozione dei servizi della nuvola pubblica esiste un percorso interno abilitante che le organizzazioni devono affrontare per prepararsi a un modello Cloud evoluto, verso un Sistema Informativo ibrido: la Cloud Enabling Infrastructure. Il mercato relativo, notevolmente più ampio della sola componente Public Cloud, vale in Italia 860 Mln di Euro, e registra un tasso di crescita del 28%.
“A distanza di un anno i numeri di mercato evidenziano come l’opportunità di un ‘cambiamento possibile’ è a tutti gli effetti un trend dirompente”, afferma Mariano Corso, Responsabile Scientifico dell’Osservatorio Cloud & ICT as a Service. “Questo trend potrà incidere in modo significativo sulle modalità di fruizione delle tecnologie, condizionando fortemente le scelte strategiche e di investimento delle imprese. La portata di questo cambiamento va ben al di là degli aspetti informatici: insieme a Mobile, Social e Big Data, il Cloud può abilitare una vera e propria rivoluzione organizzativa, capace di cambiare il modo di diffondere le informazioni, prendere decisioni e collaborare all’interno e all’esterno dell’organizzazione, ridando slancio e produttività alle imprese del nostro Paese”. È quanto emerge dalla fotografia scattata dall'Osservatorio Cloud & ICT as a Service, giunto alla quarta edizione e promosso dalla School of Management del Politecnico di Milano. La Ricerca, presentata a Milano presso il Campus Bovisa in occasione del Convegno “Cloud, ora si fa sul serio!”, ha analizzato dettagliatamente l’evoluzione dell’offerta e i modelli di adozione di tale modello nelle aziende di grandi, medie e piccole dimensioni. Per alcuni anni, il Cloud, inteso soprattutto come Public Cloud, è stato visto con diffidenza da molte aziende, alla stregua di una moda passeggera: oggi l’analisi dei dati raccolti vede la spesa in servizi Public Cloud aumentare del 40% rispetto all’anno scorso, raggiungendo quota 320 milioni di euro, a dimostrazione che anche in Italia vi è un elevato livello di consenso sul fatto che il Cloud sia un elemento di profonda trasformazione per il Sistema Informativo aziendale. Le tradizionali critiche e barriere sono oggi in gran parte risolte, anche se permangono cautele in alcuni settori. Molti degli elementi che prima venivano visti come un freno oggi sono considerati come ottime opportunità: infrastrutture latenti, vincoli e oneri normativi, perdita di controllo, scarsa personalizzazione, ampiezza funzionale, sicurezza e performance. Accanto a queste nuove spinte, si fanno sempre più evidenti i tradizionali benefici del Cloud, in particolar modo la semplificazione per la Direzione ICT e la possibilità di portare innovazione al business in tempi molto rapidi. Il passaggio a un modello Cloud rappresenta spesso un aumento del valore apportato ai processi aziendali, che vengono arricchiti con nuove funzionalità e servizi (31%), mentre nel restante 63% dei casi ci si ritrova in uno scenario guidato dalla sostituzione tecnologica e solo nel 6% dei casi si assiste a una limitazione del supporto ai processi. Dalla Ricerca emerge, inoltre, che un numero sempre maggiore di applicazioni, anche vicine al core business aziendale, si spostano dal tradizionale approccio on premise al Cloud. Sebbene ancora prevalga l’approccio interno, tra gli ambiti applicativi dove già oggi è stato abbracciato un modello Cloud vi sono: Social & Web Analytics (32%), Human Resources (26%), Posta elettronica & Office Automation (23%), Enterprise Social Collaboration/Intranet (15%), Document Management (13%), ma anche eCommerce (15%), Soluzioni verticali per il business (11%) e CRM & Sales (8%). Se si considerano i piani a breve termine riguardanti l’evoluzione del patrimonio applicativo delle aziende e qualora sia previsto un cambio di modello di fruizione, le organizzazioni preferiscono una transizione verso un modello Cloud (96% dei casi), rispetto all’internalizzazione. Inoltre, nei casi di nuova informatizzazione, ovvero tutti i casi in cui, in precedenza, non era presente un supporto applicativo, l’approccio Cloud viene preferito nel 54% dei casi. L’adozione in Italia di servizi Public Cloud ha avuto nell’ultimo anno una forte accelerazione, sebbene con velocità diverse a seconda degli ambiti applicativi. Tra gli ambiti che hanno ricevuto i maggiori finanziamenti il Document Management, Finance & Accounting e CRM & Sales. Dalla Ricerca emerge che tra gli ambiti più dinamici vi sono anche l’Enterprise Social Collaboration, la Business Intelligence, il Marketing Demand Generation, il Social & Web Analytics e le Soluzioni verticali per specifici ambiti di business.