
Secondo le analisi effettuate dagli esperti di Coface, nel 2016 l’economia marocchina dovrebbe registrare un rallentamento, dopo un miglioramento del 4,5% circa nel 2015. Quest’anno il calo della produzione di cereali di oltre il 70% dovrebbe limitare il PIL del paese a un tasso di crescita prossimo al 2%.
Come mostrano i dati del primo trimestre, questo rallentamento è proseguito nel secondo trimestre con un tasso di crescita annualizzato dell’1,4%. Tuttavia, mentre il settore agricolo ha subito una contrazione, il valore aggiunto delle imprese non agricole, è aumentato del +2,5% nel primo e nel secondo trimestre 2016.
Come nel 2015, quest’anno Coface ha intervistato 208 imprese marocchine sul comportamento di pagamento e sull’evoluzione della congiuntura. L’indagine rivela che le imprese marocchine constatano un rallentamento dell’economia. Più della metà di quelle intervistate (55%) avverte una stagnazione dell’attività e il 28% dichiara un peggioramento del contesto economico, mentre il 39% prevede un’evoluzione positiva della congiuntura nel paese.
La domanda continua a giocare un ruolo trainante nell’attività. I consumi delle famiglie sono saliti al 2,7% nel primo trimestre 2016 (2,3% nel 2015), prima di registrare un lieve calo nel secondo trimestre. Nel 2016, gli investimenti dovrebbero aumentare del 5% in media annuale: infatti, il 52% delle imprese afferma di voler investire, confermando così la previsione.