
Otto delle prime 10 compagnie di assicurazioni vita attive nei Paesi Bassi stanno investendo in uno dei traffici più sgradevoli: il traffico d’armi. Secondo quanto riporta il sito web Dutch News, gli otto assicuratori vita olandesi avrebbero investito complessivamente 6,8 miliardi di euro in aziende produttrici di armi che, a loro volta, avrebbero venduto il materiale ad alcuni dei dittatori e dei paesi più corrotti e crudeli del mondo.
Il dato fa riferimento a un’analisi che ha preso in riferimento gli investimenti delle assicurazioni vita olandesi dal 2010 al 2014 e i produttori di armi che rompendo l’embargo, vendono comunque armamenti ai governi delle zone in guerra e ai regimi corrotti e inaffidabili.
La maggior parte delle armi vengono vendute in Arabia Saudita. Ad esempio, tutti gli otto assicuratori hanno investito in società che vendono elicotteri militari, carri armati, bombe a grappolo e sistemi radar all’Arabia Saudita. Va ricordato che questo paese ha utilizzato le bombe a grappolo in Yemen, che sono vietate da una risoluzione internazionale, ed è oltretutto noto per la disastrosa situazione dal punto di vista dei diritti umani.
Achmea e ASR sono le uniche due compagnie vita presenti sul mercato olandese a non essere coinvolte in questo tipo di investimenti.
In cima alla lista si trova la tedesca Allianz, seguita dalla britannica Legal & General e il fondo pensione olandese APG, per un totale di circa 1 miliardi di euro investito in aziende produttrici di armi. Corposi investimenti anche da Aegon, NN Group e Generali, mentre decisamente minoritario quello di Delta Lloyd e SNS Real.
Secondo un sondaggio effettuato da Motivaction, i 2/3 degli olandesi giudica inaccettabile che la loro compagnia investa in questo tipo di attività che commerciano con regimi corrotti o pericolosi dittatori.