
Una vera e propria rivoluzione scuote il campo delle pensioni. Da oggi entra infatti in vigore nel Regno Unito la controversa riforma disegnata dal governo Cameron che permette a ciascun lavoratore di almeno 55 anni di ritirare il montante dei contributi previdenziali annui da lui versati nella propria carriera.
L’importo che l’istituto previdenziale del Regno Unito verserà al lavoratore, secondo quando stabilito dalla nuova legge, sarà per ¼ esente dalla tassazione mentre i ¾ saranno sottoposti al vincolo della detrazione delle tasse per l’aliquota corrispondente.
La nuova legge in materia di pensioni prevede che il lavoratore che riscatta tutti i contributi non potrà più usufruire di una pensione pubblica.
Secondo le statistiche del ministero del lavoro britannico saranno molti i lavoratori che chiederanno l’anticipo della pensione. Alcuni pensano di usare la liquidità che incasseranno per rifarsi una vita all’estero in paesi dove l’economia è in grande sviluppo, ad esempio in Australia o in Nuova Zelanda.
A spingere il governo verso questo provvedimento inusuale è stato il tentativo di trovare nuovi strumenti per dare slancio all’economia del Paese, dando liquidità ad un numero elevato di persone che potrà investire le somme prelevate in beni di consumo o investendo in assicurazioni private per garantirsi il proprio futuro.