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Confcommercio, dopo 15 giorni dal via libera l’82% ha riaperto, ma nella ristorazione 1 su 4 è ancora chiuso

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Giovedì, 4 Giugno, 2020 - 11:26
Autore: Gillespie

Delle quasi 800 mila imprese del commercio e dei servizi di mercato che hanno potuto ripartire con l’avvio della Fase 2, l’82% ha riaperto l’attività, il 94% nell’abbigliamento e calzature, l’86% in altre attività del commercio e dei servizi e solo il 73% dei bar e ristoranti, a conferma delle gravi difficoltà delle imprese impegnate nei consumi fuori casa.

Tra le misure di sostegno ottenute, il 44% delle imprese ha beneficiato di indennizzi, come il bonus di 600 euro, ma è ancora estremamente bassa la quota di chi ha ottenuto prestiti garantiti o fruito della cassa integrazione; e oltre la metà delle imprese stima una perdita di ricavi che va dal 50 fino ad oltre il 70%; e, per quasi il 30% delle imprese che hanno riaperto, rimane elevato il rischio di chiudere definitivamente a causa delle difficili condizioni di mercato, dell’eccesso di tasse e burocrazia, della carenza di liquidità: questi i principali risultati di un’indagine di Confcommercio, in collaborazione con SWG, svolta sulle prime due settimane di riapertura per le imprese dei settori ristorazione e bar, abbigliamento, altre attività del commercio al dettaglio e dei servizi (nota completa nella sezione dell’Ufficio Studi).

I dati dell’indagine indicano un aumento delle aperture durante la seconda settimana, ma il 18% delle imprese che potevano riaprire non l’abbia ancora fatto; questa percentuale sale al 27% nell’area bar e ristoranti, un dato che testimonia una conclamata patologia da cui non siamo affatto usciti.

I motivi della mancata riapertura riguardano soprattutto l’adeguamento dei locali ai protocolli di sicurezza sanitaria. In generale, tra le imprese che hanno riaperto, la gestione dei protocolli di igienizzazione-sanificazione e la riorganizzazione degli spazi di lavoro sono state condotte con successo e senza particolari difficoltà, sebbene nella seconda settimana emerga qualche problema aggiuntivo rispetto alla settimana precedente, a conferma dell’impressione che la voglia di riaprire implichi, in qualche caso, una comprensibile sottovalutazione di alcune difficoltà.

Tag: 
Confcommercio
riapertura
Lockdown

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