
Secondo la Confcommercio è ancora troppo presto per parlare di uscita dal tunnel, prevedendo una crescita del Pil 2014 pari allo 0,3% o, nel migliore dei casi qualcosa in più, mentre i consumi caleranno dello 0,2%, dopo il crollo del 2,4% del 2013.
A questo va aggiunto, come ha sottolineato durante un convegno dedicato al problema del lavoro Mariano Bella, direttore dell’Ufficio Studi di Confcommercio, che la pressione fiscale rimarrà sugli attuali “livelli record, mai raggiunti prima per durata”, toccando il 44,2% del Pil. “La ripresa - ha aggiunto a margine - è buona solo per le statistiche, non per le persone. Non ci sembra che con le attuali carte ci siano speranze di andare oltre lo 0,3%-0,4% per il Pil".
Quanto alla stima dell’esecutivo di una crescita nel 2014 dell’1,1% con una pressione fiscale al 44,2%, “è una cosa cui crede solo il governo per ora”. Infine, i consumi ancora in calo rappresentano “un segnale di ulteriore peggioramento”.