Condotta restrittiva della libera concorrenza nel settore della sanità quella messa in atto da Unipol (subentrata alla Navale), Primogest e HDI Gerling. È quanto sostiene il Consiglio di Stato nella sentenza depositata venerdì 13 giugno che in merito alla vicenda riguardante una serie di gare nel settore assicurativo della sanità della Regione Campania così si esprime: “Tasselli di un unico mosaico che compongono un disegno unitario qualificabile come intesa restrittiva della libertà di concorrenza”.
Sulla stessa questione si è già espressa l’Antitrust sottolineando come le società coinvolte abbiano posto in essere “un’intesa restrittiva della concorrenza avente per oggetto la ripartizione e l’alterazione del confronto concorrenziale nell’ambito degli affidamenti del servizio assicurativo per A.S.L. e A.O. campane e che, conseguentemente, le stesse dovessero astenersi in futuro dal porre in essere comportamenti analoghi a quelli oggetto dell’infrazione accertata”. Peraltro e stesse società sono già state oggetto di sanzioni amministrative pecuniarie pari a euro 5.868.703 nei confronti della HDI Gerling, euro 5.471.168, nei confronti della Navale (ora UGF) ed euro 228.100 relativamente a Primogest. Il Consiglio di Stato ha rigettato l’appello proposto dalle società rilevando come si sia trattato di un’intesa unica, complessa e continuata nel tempo, dal 2003 al 2008, che ha comportato la “spartizione’’ di diciotto procedure di affidamento di servizi assicurativi nei rami RCT/RCO espletate da ASL e Aziende ospedaliere campane, impedendo il realizzarsi dello svolgimento di gare realmente competitive.