
La crescente inflazione del costo dei sinistri nel ramo Auto è una delle principali preoccupazioni dei manager assicurativi in Europa.
Dall’inizio della pandemia, il costo di un sinistro automobilistico è aumentato mediamente del 4% ogni anno nei maggiori mercati europei, aggiungendo circa cinque miliardi di euro di costi totali ai conti economici delle compagnie assicurative europee.
Ma si prospetta un ulteriore aumento dal 5% al 7% nel corso del 2022 secondi quanto emerge dallo studio realizzato da BCG (Boston Consulting Group) “Managing Motor Claims Inflation in the Post-Pandemic Environment”, che conferma il trend inflattivo in atto, in particolare per la componente di danno materiale nell’Rc Auto.
Per quanto riguarda l’Italia BCG prevede una crescita del costo medio del sinistro Rc Auto compresa fra il 4,5% e il 7% per il 2022, a fronte di un valore pari a 2,4% nel 2021 e inferiore al 2% negli anni precedenti.
Considerando che ogni punto percentuale di inflazione costa alle compagnie circa 100 milioni di euro di costi addizionali nei sinistri Rc Auto, nel modello di scenario più moderato, nel 2025 il mercato italiano avrà accumulato circa 2,1 miliardi di euro di costi addizionali rispetto al 2019, ultimo anno pre-pandemia.
Per capire la differenza con il periodo pre-pandemico, si può tenere in considerazione il margine tecnico complessivo del settore RCA registrato nel 2019, pari a 1,5 miliardi di euro.
Emanuele Costa, partner e director di BCG, spiega che “l’impennata dell’inflazione nei sinistri Auto è dovuta ad una congiuntura da "tempesta perfetta". Abbiamo avuto gli effetti della pandemia (ad esempio le difficoltà di approvvigionamento sui pezzi di ricambio), che continueremo ad osservare fino almeno al prossimo anno, a cui si somma una strutturale evoluzione tecnologica dei veicoli, che porterà maggiori complessità dei componenti e, di conseguenza, costi superiori e incremento dei tempi di lavoro”.
Ad inasprire il quadro del settore, si aggiunge un generale rialzo dei prezzi al consumo, che nell’Eurozona è stimato al 5% nel 2022, nonché gli impatti delle recenti tensioni geo-politiche legate alla crisi Ucraina.
Lo studio BCG approfondisce le “5 azioni chiave per la gestione efficace dei sinistri”, partendo dalla trasformazione del modello operativo, che dovrà essere guidata dall’uso dei dati e dell’intelligenza artificiale (AI), passando poi allo sviluppo delle reti di carrozzerie, alla gestione dei pezzi di ricambio, alla riduzione del leakage e, infine, alla sostenibilità ambientale del processo liquidativo. Azioni che le compagnie assicurative potranno adottare per rendere il proprio modello di gestione sinistri più resiliente agli effetti dell’inflazione, senza pregiudicare agli assicurati il diritto ad un equo risarcimento.
I benefici complessivi stimati, derivanti da una tale trasformazione, si attestano secondo BCG fra i 25 ed i 35 milioni di euro per ogni miliardo di premi auto in portafoglio. In altri termini, la maggior efficacia del modello liquidativo potrà controbilanciare fra il 30% e il 40% degli effetti dovuti all’inflazione del costo dei sinistri e dunque garantire una “prima linea di difesa” per le compagnie in un percorso di riequilibrio tecnico del proprio business.
"Storicamente" - conclude Costa - "è nei periodi di maggiore inflazione che le quote di mercato variano con maggior rapidità. Le compagnie del settore assicurativo possono trasformare l’attuale momento di discontinuità in un’occasione per rafforzare il proprio vantaggio competitivo".