
Si + svolto il 12 aprile a Milano il convegno “Welfaremoda: Il Welfare Contrattuale che guarda al Futuro” organizzato da Sistema Moda Italia e dai sindacati nazionali di categoria Femca-Cisl, Filctem-Cgil e Uiltec, in collaborazione con gli enti bilaterali Previmoda e Sanimoda, per fare il punto su un tema fortemente incentrato sulla sostenibilità sociale del lavoro nel settore moda: il welfare contrattuale per i lavoratori del settore Tessile-Abbigliamento-Moda.
Oggi il tema delle prestazioni di welfare per i lavoratori è, in ogni ambito, un tema molto sentito dai lavoratori stessi e dalle aziende, nell’ottica di un miglioramento delle condizioni contrattuali e di una effettiva ed efficace sostenibilità sociale del settore.
I due enti bilaterali che, in base alle previsioni del contratto nazionale, hanno costruito e gestiscono il sistema di welfare del settore, cioè Previmoda a Sanimoda si sono riuniti sotto un’unica definizione che è quella di Welfaremoda, per assicurare una sempre maggiore unità di intenti ed obiettivi per la tutela dei lavoratori del comparto, che a livello nazionale sono circa 370.000, di cui circa il 60% donne.
In occasione del convegno è stata presentata l’area di intervento riguardante l’assistenza sanitaria integrativa, concordata tra le parti nell’ultimo rinnovo contrattuale. Si tratta una nuova tutela per la non autosufficienza (LTC), operativa dal 1° aprile 2023 per tutti gli iscritti a Sanimoda, presentata dai partner Zurich e IMA Italia Assistance.
I lavori della mattinata hanno visto lo speech introduttivo da parte del presidente di Sistema Moda Italia Sergio Tamborini che ha evidenziato come la storia del welfare integrativo in questo settore sia, di fatto, diventata oggi un’eccellenza nei servizi messi a disposizione dei lavoratori, permettendo tra l’altro una sinergia concreta tra il sistema di welfare nazionale di settore e le iniziative di welfare tipicamente aziendali.
Anche per le aziende del settore Tessile-Moda è ormai essenziale poter offrire ai propri dipendenti un portafoglio di servizi di welfare ricco ed efficiente. Ciò sia per attirare nelle aziende i migliori talenti che per fidelizzarli.
Alberto Brambilla, presidente del Centro Studi e Ricerche Itinerari Previdenziali ha fatto un’analisi sulla consistenza delle proposte del Welfaremoda all’interno del quadro nazionale ed europeo, confermandone la validità e il valore innovativo.
Marco Allievi, head of corporate, life and pensions di Zurich Italia, nell’evidenziare la crescente attenzione della compagnia alle soluzioni assistenziali, ha parlato della nuova soluzione LTC che tutela gli aderenti sia nell’offrire un sostegno vitalizio sia una somma subito disponibile pe coprire i costi all’insorgenza della non autosufficienza. Ha poi illustrato l’offerta volontaria dedicata anche ai familiari in caso di perdita di autosufficienza con “4Care”, l’innovativa piattaforma di Zurich Italia che vede nei gruppi di acquisto la chiave per offrire un livello di protezione elevato a costi contenuti e non ottenibili individualmente.
Paola Bianchi, chief commercial officer di IMA Italia Assistance ha a sua volta illustrato il pacchetto di servizio di consulenza e supporto in caso di non autosufficienza. Il modello IMA prevede la realizzazione di piani personalizzati tramite tutor assistenziali che seguiranno il caregiver in funzione dell’intensità del bisogno, offrendo servizi su misura, in base alle disponibilità regionali.
Nel commentare l’evento, il presidente di SMI, Sergio Tamborini ha detto: “Questo momento di incontro vuole sottolineare quanto il sistema di welfare della moda, benché nato successivamente a quello di altri settori industriali del nostro Paese, sia un’eccellenza del Tessile e Abbigliamento. Le quattro proposte di tutela costituiscono un elemento fondamentale per l'accrescimento della sostenibilità sociale nelle nostre industrie e per aumentare l'attrattiva del settore presso i lavoratori e le lavoratrici che appartengono o vogliono fare parte della filiera della moda. Welfaremoda, oltre a costituire una leva di competitività grazie all’integrazione di servizi determinanti per la qualità della vita, trova la sua forza nella condivisione strategica di obiettivi tra imprese e parti sociali”.