
La Covip vuole alzare il livello dell’attività di vigilanza sulle casse previdenziali private e privatizzate. Si tratta delle 20 Casse associate in Adepp, in rappresentanza di oltre 1,6 milioni di professionisti italiani (e 400mila pensionati), alle quali la legge consente una maggiore flessibilità in attesa dell’emanazione del decreto che dovrà definire i criteri cui le Casse dovranno attenersi per la scelta dei loro investimenti finanziari. Parliamo di un patrimonio complessivo di 87 miliardi di euro.
A questo proposito la Covip ha messo in consultazione pubblica (www.covip.it) il nuovo Manuale delle Segnalazioni statistiche e di vigilanza sugli investimenti delle Casse professionali, attraverso il quale l’Authority chiede maggiore trasparenza sugli investimenti alle casse previdenziali privatizzate. Osservazioni, commenti e proposte dovranno pervenire entro il prossimo 24 aprile via email all’indirizzo: consultazione@covip.it. L’iniziativa dovrebbe quindi consentire di compiere un salto qualitativo in termini di conoscenza sul patrimonio detenuto dagli Enti di previdenza e degli investimenti realizzati, in linea con il principio della sana e prudente gestione che deve caratterizzarne l’attività a tutela dei loro iscritti, tanto più trattandosi di Enti che gestiscono risparmio previdenziale di base e di natura obbligatoria.
A distanza di oramai quasi dieci anni dall’attribuzione alla Covip delle competenze in materia di controlli sulle Casse professionali, l’iniziativa è volta ad accrescere la trasparenza e la completezza delle informazioni e rafforzare la funzione di vigilanza previdenziale da parte delle Amministrazioni competenti.
Secondo la Covip, il Manuale descrive “un sistema più evoluto, dunque, destinato a fornire numerosi e importanti vantaggi: consentire una più puntuale e articolata rappresentazione delle informazioni trasmesse dagli Enti, accrescere il livello di automazione del sistema e la flessibilità nel suo utilizzo, incrementare la qualità dei dati grazie allo sviluppo di controlli automatici, attenuando i rischi di incorrere in errori operativi tipici di procedure connotate da un minor livello di automazione”. Inoltre il sistema di segnalazioni, che presenta tra gli altri l’importante elemento di novità costituito dalla richiesta di informazioni per singolo strumento finanziario e singolo attivo detenuto, potrà mettere in moto un processo virtuoso che, in prospettiva, consentirà alle Casse professionali una migliore conoscenza delle caratteristiche dei propri portafogli, con effetti positivi sulla gestione delle risorse.