
Per lanciare sul mercato italiano la nuova copertura contro i rischi informatici, nei giorni scorsi DUAL Italia ha organizzato, a Milano, il convegno dal titolo “Cyber risks. Lo scenario internazionale, i profili giuridici e la risposta assicurativa di DUAL”.
L'iniziativa - che ha visto la partecipazione di oltre 300 persone, tra intermediari, giornalisti e stakeholder - ha suscitato uno straordinario interesse rispondendo in pieno all'obiettivo che DUAL Italia si era posta: creare nel mercato italiano la consapevolezza che i rischi di natura informatica sono un problema concreto e attuale che interessa non solo le majors, ma tutte le piccole e medie imprese e i professionisti che costituiscono il tessuto economico del nostro Paese.
Per raggiungere questo obiettivo DUAL Italia ha coinvolto esperti del mondo accademico, legale, sottoscrittivo e di gestione dei sinistri che hanno fornito ai partecipanti strumenti e conoscenze trasversali per capire l'effettiva portata del fenomeno, le implicazioni in termini giuridici e il potenziale impatto sul business a livello economico-produttivo e reputazionale.
Infatti, a differenza delle grandi aziende dotate di articolate strutture di risk management, i player di dimensioni inferiori, spesso a gestione famigliare, risultano più vulnerabili perché sono meno coscienti delle minacce, hanno meno strumenti di prevenzione del rischio e sono meno attrezzati per far fronte alle conseguenze di un attacco informatico che può interrompere la continuità produttiva, causare un danno di immagine e notevoli problemi a livello gestionale e di comunicazione.
Proprio per questo, la nuova polizza DUAL Cyber unisce agli aspetti risarcitori (per i danni causati a terzi) e indennitari (per i danni occorsi all'assicurato), un fondamentale contenuto di servizio: la gestione a 360 gradi del sinistro attraverso la consulenza specialistica - 24 ore su 24, 7 giorni su 7, 365 giorni all'anno - di esperti informatici, legali, di comunicazione e gestione della crisi.
Tutto questo ad un costo volutamente e significativamente contenuto perché, come ha spiegato Maurizio Ghilosso, amministratore delegato di DUAL Italia: “il valore sociale e culturale di questa operazione risiede anche e soprattutto nel fatto di rendere la copertura accessibile a livello mass market, ovvero nel permettere a chi è più indifeso rispetto a questa tipologia di rischi di accedere ad una soluzione completa, all risks & all inclusive, ad un costo fortemente competitivo. Un aspetto particolarmente importante anche per la nostra rete di intermediari che potrà offrire ai propri clienti un prodotto con un alto valore aggiunto in termini di assistenza e consulenza”.
Per approfondire:
Impatto mondiale del cyber crime
- costo globale circa 12 miliardi di dollari annui (dati Interpol): +78% rispetto al 2009; + 130% del tempo necessario per risolvere un problema;
- fino a 3 mila miliardi di dollari di perdite stimate nei prossimi 6 anni;
- il 43% dei costi totali deriva dal furto dati;
- circa 550 milioni di identità violate (+62% rispetto al 2013);
- il 36% da danni ai processi e al business.
Impatto europeo del cyber crime
- costo stimato in 750 miliardi di euro annui (dati Interpol);
- 50 mila posti di lavoro persi in Europa;
- l’89% degli europei è preoccupato della sicurezza dei propri dati;
- il 74% considera aumentato il rischio di essere vittima di cyber crime.
Impatto italiano del cyber crime
- circa 8,5 miliardi di dollari (0,6 del PIL) fra danni diretti, di immagine e reputazionali, costi di recovery e perdita di opportunità di business;
- circa 14,1 miliardi di dollari con il DoS (Accesso negato);
- l’80% dei manager italiani non considera il cyber crime un danno economico;
- circa il 60% non ha piena consapevolezza di cosa sia;
- l’80% delle PMI sono state attaccate: di queste il 22% ha dichiarato un crollo del fatturato; il 38% un interruzione del sistema produttivo (DoS - accesso negato); il 36% ritardi nello sviluppo del prodotto;
- 9 miliardi di dollari di perdite.