
L’Ivass ha concesso l’autorizzazione a Delfin, la holding della famiglia Del Vecchio, per salire oltre il 10% in Generali, il che significa che potenzialmente potrebbe anche salire fino al 20% della compagnia triestina. E’ quanto riportato da La Repubblica, che sottolinea come il via libera sia stato concesso venerdì in risposta alla richiesta presentata il 17 aprile.
La partita per il controllo di Generali potrebbe quindi riaccendersi, dopo lo scontro di un anno fa, con Leonardo Del Vecchio e Francesco Gaetano Caltagirone da una parte e Mediobanca, primo socio di Generali con il 13%, dall’altra.
La decisione dell’Ivass nasce da un fatto puramente tecnico. Delfin, già in possesso del 9,8% del capitale del Leone, in conseguenza dell’operazione di buyback della compagnia lo andava “involontariamente” a superare. Di qui la decisione di Francesco Milleri, il manager che guida la cassaforte posseduta dagli eredi di Leonardo Del Vecchio, di chiedere l’autorizzazione a Ivass di restare sopra la soglia. Per il momento, da Delfin, no comment sulla vicenda.
La partita di Generali si intreccia ovviamente con quella di Mediobanca, visto che Delfin ne è il primo azionista con il 19,8% e Piazzetta Cuccia detiene a sua volta il 13,1% del Leone. E proprio Mediobanca dovrà rinnovare il proprio board in autunno.