
Secondo quanto riportato da alcune indiscrezioni di stampa starebbe per partire in questi giorni l’operazione di dismissione delle attività tedesche e italiane di Direct Line. Si parla di asset complessivi di circa 700 milioni di euro, messi in vendita dalla casa madre inglese che entro la fine della settimana dovrebbe ricevere sulle proprio scrivanie le offerte non vincolanti di acquisto delle società che sarebbero stimate intorno a un valore compreso tra i 200 e i 250 milioni di euro.
Il campo dei pretendenti sarebbe alquanto nutrito con Axa e Zurich in prima fila, senza dimenticare le tedesche Ergo e Talanx e l’americana Liberty Mutual.
Le vicende della compagnia del telefono rosso sono note visto il legame con Royal Bank of Scotland, gruppo bancario collassato e salvatosi solo grazie all’intervento dello stato inglese che per fare cassa RBS ha sempre individuato in Direct Line lo strumento principale. Nata in Gran Bretagna nel 1985 Direct Line si è affermata velocemente sul mercato delle polizze auto vendute via telefono, prima di allargare l’offerta alle polizze per la protezione della casa. Nel 2001 inizia a operare sul mercato tedesco e l’anno successivo arriva in Italia.
Nel corso degli anni la società è stata oggetto dell’attenzione di grandi fondi di private equity e due anni fa è arriva il momento dello sbarco sulla Borsa londinese.
In Italia è attualmente la compagnia leader del mercato diretto con oltre 1 milione di clienti, mentre in Germania è il terzo operatore.