Euler Hermes ha chiuso un ottimo esercizio 2019, nonostante il contesto economico globale di crescita lenta, con performance in crescita in tutte le regioni e linee di business.
I ricavi hanno raggiunto 2,9 miliardi di euro, in rialzo del 7% a tassi di cambio costanti, a cui contribuiscono il Nord America e l’Asia-Pacifico come aree a più rapida crescita. Il combined ratio è migliorato di 1,2 punti percentuali, attestandosi al 79,9%, grazie a una crescita migliore nell’anno passato e a un minore rapporto costi/premi.
Il risultato operativo ha invece toccato livelli record: 475 milioni di euro, con un aumento del 10%, che pone Euler Hermes fra i principali contributori di utili del segmento P&C di Allianz. Ciò, spiega la compagnia in una nota, è dovuto principalmente ai premi più elevati e a un migliore combined ratio, insieme alla crescita dei proventi dagli investimenti correnti. A fine 2019, il coefficiente Solvency II del Gruppo Euler Hermes si attesta al 159%, in crescita di 4 punti rispetto alla fine del 2018.
Wilfried Verstraete, Presidente del gruppo Euler Hermes, ha così commentato: "Possiamo essere molto orgogliosi dei risultati ottenuti nell'ultimo anno: non solo riportiamo risultati eccellenti per l'esercizio 2019, ma abbiamo anche nettamente accelerato sul fronte commerciale e dell'innovazione. La nostra trasformazione va nella giusta direzione, con una grande varietà di iniziative nelle diverse aree geografiche. Grazie agli investimenti e all'impegno quotidiano dei nostri collaboratori in tutto il mondo, siamo la compagnia di assicurazione crediti B2B più innovativa e da qui stiamo ridefinendo la finanza commerciale. Mentre portiamo avanti questa trasformazione, dobbiamo sempre tenere d'occhio la crescente complessità delle sfide affrontate dai nostri clienti: crescita più lenta, tensioni politiche e commerciali, il preoccupante incremento tendenziale delle insolvenze e ora l'impatto economico dell'epidemia di Covid-19. Ciò implica maggiori rischi di esportazione per le imprese, insieme ad un'elevata incertezza. Oggi più che mai, i leader aziendali devono applicare una gestione del credito molto selettiva e preventiva”.