
A fine 2016 il mercato italiano dell’automobile potrebbe raggiungere il traguardo di 1,8 milioni di immatricolazioni, dopo gli oltre 1,5 milioni del 2015, anche se resta ancora lontano dai livelli pre-crisi (2,4 milioni nel 2007).
È quanto emerge dallo studio “'Paraurti pubblici per il mercato Automobilistico” realizzato da Euler Hermes (Allianz Group), che sottolinea come nei primi otto mesi dell’anno la domanda interna sia migliorata di oltre il 17% rispetto all’anno scorso, per un risultato di 1,2 milioni di immatricolazioni.
“Anche nel 2016 il settore ha confermato la sua vivacità –ha spiegato Massimo Reale, Direttore Rischi di Euler Hermes Italia - trainato dalla domanda interna e dalla tenuta dei mercati europei e nordamericani. Il tutto fa presagire un 2017 positivo, anche se meno brillante degli anni precedenti, dove saranno ancora premiate le mini-car e il lusso a portata di famiglia, mentre l’auto elettrica stenta a decollare. I margini economici per le aziende sono attesi in terreno positivo”.
Il mercato mondiale dell’auto viaggia a due velocità a causa dell’incertezza economica e politica dei Paesi emergenti. “La caduta ininterrotta dei mercati brasiliano (-19% nel 2016) e russo (-11%) è molto netta: le immatricolazioni in meno di quattro anni hanno perso il 50%” ha affermato, Ludovic Suran, capo economista di Euler Hermes. Tutt’altra musica in Europa, dove il 2016 segnerà per il terzo anno consecutivo una crescita delle vendite per il mercato automobilistico.
In particolare, Italia e Spagna cercano di afferrare la ripresa, con vendite in risalita a doppia cifra, comunque inferiori al livello ante crisi.
In tutti i casi la prudenza è d’obbligo, in quanto il 2017 potrebbe rivelarsi un anno di stagnazione, specialmente per i mercati britannico e spagnolo dovuta, rispettivamente, alla Brexit e alla fine degli incentivi alla rottamazione.