Secondo i dati raccolti dalla seconda edizione dell’Auto & Mobility Barometer di Gruppo Europ Assistance, condotto in collaborazione con Ipsos, a livello europeo gli italiani sono la popolazione con il maggior numero di auto di proprietà, con il 97% del campione (il dato più alto in Europa) che ne possiede almeno una, seguita da Spagna e Portogallo (90%).
Tuttavia, le cose potrebbero presto cambiare, considerato che alla domanda se in futuro sarebbero disposti a considerare di rinunciare all’auto privata, quasi la metà degli italiani (il 41%, notevolmente al di sopra della media europea) ha dato una risposta affermativa.
Sebbene l’auto rimanga il mezzo di trasporto più usato (94%), la ricerca evidenzia come in Italia, al pari del resto d’Europa, si è assistito a una evoluzione delle abitudini verso la mobilità “dolce”: le persone scelgono di spostarsi sempre più con mezzi più sostenibili, un trend di crescita costante negli ultimi cinque anni, destinato a rafforzarsi ulteriormente in futuro.
Il 43% degli intervistati dichiara di spostarsi a piedi più frequentemente rispetto a cinque anni fa (+30%) e il 40% di avere intenzione di camminare di più nei prossimi 12 mesi. Il 48% sceglie di spostarsi con la propria bicicletta muscolare, il 25% con quella elettrica, il 18% con il monopattino di proprietà e il 23% a bordo di biciclette o monopattini in sharing, con oltre il 35% del campione che afferma di avere incrementato l’uso di ciascuno di questi mezzi rispetto a 5 anni fa.
A guidare l’evoluzione delle abitudini di mobilità degli italiani sono soprattutto le preoccupazioni legate al costo dei trasporti (33%), seguite dal cambiamento della situazione familiare (27%).
Cresce, seppur a rilento, il potenziale delle auto elettriche. I veicoli elettrici faticano ancora a crescere, a fronte di una lenta diminuzione delle auto alimentate a diesel (41%, -4% rispetto al 2022) o benzina (37%; -1% rispetto al 2022). L’intenzione degli italiani ad acquistare una nuova auto elettrica nel prossimo anno è, però, la più alta d’Europa: il 44% del campione, ben 15 punti percentuali in più rispetto alla media e +5% vs 2022. Le principali barriere all’acquisto rimangono i costi (di acquisto, 51% o manutenzione, 21%), la difficoltà di installare colonnine di ricarica nella propria abitazione (22%) o la mancanza di punti di ricarica sul luogo di lavoro (13%) e le preoccupazioni per l’autonomia della batteria durante i viaggi lunghi (29%).
Lo studio ha inoltre rilevato come sia in aumento la propensione ad assicurare anche i mezzi di micromobilità e si rafforza l’interesse per le polizze basate sulla persona. Un terzo degli europei dichiara di avere coperture complete per la bicicletta e il monopattino, confermando una tendenza in crescita in tutti i Paesi coinvolti, compresa l’Italia
A possedere coperture complete per questo tipo di mezzi sono il 29% degli italiani (+7% rispetto al 2022), percentuale che sale al 39% nella fascia 18-34 anni, mentre diminuiscono coloro che non hanno attivato nessuna misura di protezione (39%, -6% rispetto al 2022). Il 66% prenderebbe in considerazione una polizza assicurativa per la bicicletta ed è interessato ai servizi di assistenza, in particolare in caso di incidente o guasto (35%).
Oltre la metà del campione (il 58% degli italiani, soprattutto fra i giovani di età compresa fra 18 e 34 anni, con il dato più alto d’Europa e in crescita del 5% sul 2022) afferma di essere interessato alle polizze basate sulla persona, ossia quelle che coprono tutti gli spostamenti, indipendentemente dal mezzo di trasporto utilizzato. Soccorso stradale, tracking del veicolo e auto sostitutiva si confermano i servizi più importanti; forte l’interesse per un budget di mobilità in caso di fermo del veicolo.
Per quando riguarda le auto, la ricerca rileva un aumento in tutta Europa del budget medio destinato alle assicurazioni: in Italia, ammonta a 577 euro all’anno (stabile rispetto al 2022).
In generale, i servizi ritenuti più importanti sono l’assistenza stradale (87%), il tracciamento del veicolo rubato (86%) e l’auto sostitutiva (85%). La capacità di effettuare un soccorso stradale specifico per i veicoli elettrici (63%), una mappatura dei punti di ricarica (59%) e delle officine di manutenzione certificate (53%) sono i servizi ritenuti maggiormente utili a supportare la diffusione delle auto elettriche.