
Niente da fare. Il complesso negoziato per il salvataggio di Eurovita non registra importanti passi avanti e a fine mese scade il blocco dei riscatti delle polizze vita imposto dall’Ivass per evitare una emorragia dai riflessi nefasti per la riuscita della trattativa tra banche e assicurazioni a salvaguardia degli assicurati, come del resto ha ricordato, nelle Considerazioni finali, il Governatore della Banca d'Italia Ignazio Visco.
Non essendo ancora all’orizzonte un accordo per il salvataggio della compagnia, l’Autorità di vigilanza guidata da Luigi Federico Signorini sarà chiamata, con ogni probabilità, a prorogare il blocco dei riscatti per un ulteriore congruo periodo di tempo.
Secondo quanto riferisce Radiocor, citando fonti a conoscenza del dossier, il nodo tra il gruppo di banche collocatrici delle polizze Eurovita e le cinque grandi compagnie che si sono dichiarate disponibili alla soluzione “spezzatino” della compagnia, rilevando personale e polizze dall'altro, riguardano la ripartizione degli oneri da sostenere una volta rimosso il blocco ai riscatti da parte dell'Ivass, con i sottoscrittori che si metteranno in fila, si presume, per chiedere di liquidarle.