
Per Facile.it è una vittoria che sa di rivincita: il Consiglio di Stato ha annullato la pesante sanzione da 7 milioni di euro inflitta nel 2021 dall’AGCM, dando pienamente ragione alla piattaforma di comparazione. È quanto si legge in una nota della società.
“Eravamo certi che il Consiglio di Stato avrebbe accolto le nostre argomentazioni cogliendo il ruolo fondamentale svolto nel mercato da Facile.it per stimolare la concorrenza a beneficio dei consumatori e di tutti gli stakeholder”, commenta con soddisfazione Maurizio Pescarini, Ceo dell’azienda, che poi aggiunge: “Siamo estremamente soddisfatti di questo risultato perché la nostra mission di ‘rendere più facile la vita di ogni giorno’ si fonda su criteri di trasparenza e tutela del consumatore che sentiamo di aver mantenuto sempre con correttezza, come confermato oggi anche dal massimo organo giuridico-amministrativo, oltre che dai 5 milioni di utenti che ci utilizzano ogni mese”.
Sullo slancio di questa sentenza Pescarini annuncia anche novità in arrivo: “Continueremo ad arricchire i nostri servizi con nuovi verticali di comparazione che si aggiungeranno nei prossimi mesi all'attuale nostra offerta”:
Ma cosa aveva contestato l’AGCM e perché il Consiglio di Stato ha ribaltato tutto? Le accuse erano sostanzialmente due. La prima riguardava una presunta “pratica commerciale ingannevole”, con l’Autorità che accusava Facile.it di non aver informato adeguatamente gli utenti sul fatto che le condizioni economiche dei prestiti potessero variare rispetto a quelle inizialmente indicate, e di non aver chiarito sufficientemente il ruolo di Prima Assicurazioni, come intermediario assicurativo.
Secondo il Consiglio di Stato, invece, Facile.it avrebbe sempre avvisato i consumatori sin dal primo contatto che il preventivo non era definitivo, e avrebbe anche spiegato in modo trasparente che Prima Assicurazioni (come altri partner) opera sia con polizze a risarcimento diretto che indiretto.
La seconda accusa, quella di “pratica commerciale aggressiva”, è caduta allo stesso modo. L’AGCM aveva multato Facile.it per i pop-up che riproponevano la possibilità di abbinare una copertura assicurativa ai prestiti, anche a chi l’aveva inizialmente rifiutata, e per l’attività dei call center, ritenuta troppo insistente. Ma il Consiglio di Stato ha ribaltato la prospettiva: quei pop-up erano semplici opportunità offerte all’utente, mentre i call center – ha precisato la sentenza – non hanno mai contattato chi aveva espresso disinteresse o chiesto esplicitamente di non essere richiamato, né tanto meno hanno usato toni aggressivi.