Il sistema previdenziale Enasarco non è più attuale e pone seri problemi di tenuta e di equità per i suoi contribuenti. È questo l’allarme lanciato nei giorni scorsi a Roma nel corso del convegno “Enasarco, no grazie!” promosso da Fiaip, Federazione Italiana agenti immobiliari, Anasf, Associazione nazionale promotori finanziari e Federagenti e che ha visto la partecipazione oltre 300 tra agenti immobiliari, di commercio, promotori finanziari e consulenti del credito.
Ad oggi, con l’adozione delle stesse regole dell’Inps nell’erogazione delle pensioni di vecchiaia e nel sistema di calcolo (contributivo), il sistema previdenziale Enasarco costituisce di fatto una duplicazione dell’Inps. “Il sistema previdenziale Enasarco è un problema per milioni di professionisti, per la sostenibilità delle piccole imprese e per migliaia di agenti immobiliari, ha spiegato Paolo Righi, Presidente Nazionale Fiaip intervenendo all’incontro ed è auspicabile che la politica dia un segnale vero e si impegni a voler mettere mano ad una seria riforma dell’Ente”.
Il progetto di revisione del sistema previdenziale Enasarco si annuncia come una riforma che interessa una vasta platea di circa 250.000 professionisti iscritti in attività, 120.000 pensionati dell’ente ed oltre 500 mila “silenti”.
Le tre associazioni si ritrovano insieme per un obiettivo comune: denunciare l’attuale situazione previdenziale Enasarco e avanzare una seria proposta di revisione del sistema. Fiaip, Anasf e Federagenti hanno presentato la loro proposta di revisione del sistema previdenziale che prevede il commissariamento dell’ente, conseguentemente la confluenza di Enasarco in un ente che verrà individuato, questo comporterebbe la riduzione delle spese, il miglioramento delle prestazioni previdenziali e l’eliminazione in automatico dei “silenti”. Viene prevista, inoltre la riorganizzazione del Progetto Mercurio con le seguenti modalità: esclusione dalla vendita degli immobili di pregio, da mettere a reddito, alienazione di tutti gli altri immobili attraverso una cartolarizzazione, possibilità di acquisto con maxi rata iniziale pari al 10% del valore di acquisto e rate successive di un importo pari a quelle di affitto, vincolo di destinazione delle plusvalenze così realizzate all'acquisto di ulteriori immobili di pregio da mettere a reddito e all'investimento di titoli di Stato. Tutto ciò consentirebbe di rivitalizzare le vendite con procedure più eque e trasparenti per gli inquilini e di ottenere un consistente cash flow pluriennale a tutela delle future pensioni degli iscritti. Le tre associazione inoltre chiedono di fare chiarezza sugli investimenti in bond e titoli strutturati effettuati negli anni passati da Enasarco.
Intervenendo al dibattito, la senatrice Lucrezia Ricchiuti del Pd si è impegnata a promuovere una Commissione di Inchiesta in Parlamento su Enasarco. La senatrice ha inoltre sottolineato come “la doppia contribuzione dovuta all’Inps e all’Enasarco per migliaia di lavoratori è da eliminare ”
Il senatore di Fi-Pdl Vincenzo Gibiino ha invece ribadito come: “La battaglia promossa dalle associazioni per il Commissariamento dell’Ente è sacrosanta. Negli ultimi tre anni il sistema immobiliare nazionale è stato violentato, martoriato, da centro di investimento è divenuto solamente centro di costo. Il senatore di Fi – Pdl ha sottolineato come il susseguirsi , ed ora con Enasarco si mette una “nuova tassa” sui professionisti e chi opera nel settore”. Lo stesso Vicepresidente del Senato Maurizio Gasparri ha condiviso l’appello lanciato dalle tre associazioni di categoria “ Sono d’accordo con tutte le associazioni e con chi ha proposto nel corso del convegno il commissariamento dell’Enasarco”.