
Oltre 400 fleet e mobility manager presenti, un totale di più di 900 partecipanti, 1.422 test drive effettuati, 39 case automobilistiche e 26 aziende di servizi all'automotive. Sono questi i numeri registrati dalla decima edizione del Fleet Motor Day, l'evento annuale dedicato ai gestori delle flotte aziendali promosso a Roma e presso l'autodromo di Vallelunga, da Fleet Magazine in collaborazione con l'Osservatorio Top Thousand e con il patrocinio delle Associazioni Aniasa e Unrae.
L'evento è stata anche occasione per illustrare i dati della survey “Mobility Transformation”, promossa nei mesi di febbraio-marzo 2024 dall'Osservatorio sulla mobilità aziendale Top Thousand (composto da Fleet e Mobility Manager di grandi aziende) e dalla rivista Fleet Magazine. L'indagine, focalizzata sulle evoluzioni della mobilità elettrificata all'interno dei parchi veicoli aziendali, è stata condotta su un campione di 99 aziende di ogni dimensione per un totale di oltre 131.000 veicoli in flotta, di cui 19.320 ibridi e 7.850 elettrici.
La survey mostra quali motorizzazioni elettrificate sono state preferite dalle aziende per le nuove immatricolazioni nell'ultimo anno e quali lo saranno nei prossimi mesi. Dopo il boom dello scorso anno (4.086 nuove auto inserite in flotta dalle società del campione), l'unica soluzione per la quale si prevede una brusca frenata è l'ibrido plug-in, nei prossimi 12 mesi se ne introdurranno nel parco veicoli circa 1.700. Pressoché stabili, invece, le previsioni per le full electric, che si confermeranno attorno alle 2.200 nuove immatricolazioni annue, mentre a crescere in maniera decisa saranno i veicoli full hybrid, che passeranno dalle 4.850 unità dello scorso anno alle circa 11.000 previste per i prossimi mesi.
Ma quali sono i principali vantaggi percepiti dai fleet manager che scelgono di inserire veicoli elettrificati in flotta?
In testa ci sono le ragioni connesse a “un'immagine più green dell'azienda” e ai criteri Environmental, Social, Governance (indicate dall'81% dei rispondenti), seguite dalla compliance con le richieste aziendali (62%) e dalla possibilità di avere accesso a zone riservate ai veicoli a zero emissioni (60%).
Viceversa, quanti non hanno inserito veicoli plug-in ed elettrici nel proprio parco auto, lo hanno fatto principalmente per 4 motivi: i timori per le autonomie ancora troppo basse (53%), gli elevati costi di acquisto/noleggio (52,5%), le difficoltà nelle ricariche (33%), l'ostracismo da parte dei driver (29%). Un ultimo dato dà l'idea dello sviluppo che l'e-mobility sta gradualmente registrando e riguarda la crescita dei punti di ricarica aziendali: se nel 2022 erano poco più di 4.000, nel 2023 hanno raggiunto quota 7.658.
Ad aprire i lavori sono stati Andrea Cardinali (direttore Unrae) e Giuseppe Benincasa (direttore Aniasa, che hanno commentato l'andamento del mercato nei primi mesi del 2024.
Cardinali ha osservato che “i diversi canali del mercato automotive nel primo trimestre dell'anno sono rimasti sostanzialmente stabili in termini di quote, a fronte di una complessiva crescita di quasi il 6%. Guardando alle motorizzazioni sono aumentate le immatricolazioni a benzina, è sceso il diesel, è praticamente scomparso il metano, mentre l'elettrico, partendo da una quota già inconsistente, ha subito una ulteriore contrazione, confermando il nostro Paese fanalino di coda a livello europeo nella corsa all'elettrico. È aumentata in modo significativo la diffusione dell'ibrido puro”. Benincasa ha evidenziato che “il 2023 è stato un anno di crescita per il settore del noleggio veicoli, con un evidente sviluppo in termini di nuove immatricolazioni e di consistenza della flotta veicoli. Il settore ha stabilmente superato la quota di mercato del 30% sulle nuove auto. Un'incidenza sul mercato che è salita al 33% per le elettriche e a oltre il 50% per le ibride plug-in. Auspichiamo i nuovi incentivi entrino presto in vigore per evitare di vedere azzerate le nuove immatricolazioni a noleggio di veicoli a basse e zero emissioni anche nei prossimi mesi”.