
Frena la crescita del mercato dell’auto in Europa Occidentale (Ue+Efta+Regno Unito), “dopo l'inversione di tendenza dell'agosto 2022 e tredici crescite in doppia cifra da ottobre dello stesso anno”, afferma il Centro Studi Promotor a commento dei dati Acea sulle immatricolazioni di novembre: nell’area europea sono state vendute a novembre 1,075 milioni di autovetture, “con una crescita contenuta nel 6%”.
Il consuntivo del gennaio-novembre 2023 chiude a quota 11,799 milioni con una crescita del 15,6% sullo stesso periodo del 2022, ma con un calo sui livelli ante-crisi pandemica (2019) del 18,9%. “La crescita iniziata a metà dello scorso anno è dovuta al fatto che nel periodo precedente si era accumulato un forte numero di ordini per vetture che non avevano potuto essere prodotte per la carenza di componenti legata alla guerra in Ucraina e ad altri fattori. Il forte portafoglio ordini così accumulato ha alimentato la ripresa iniziata nel 2022, ma si sta esaurendo senza essere stato nel frattempo alimentato da nuovi ordini. E ciò soprattutto perchè il ritorno dell'inflazione ha fortemente interessato anche l'automobile con incrementi dei prezzi molto sostenuti (in Italia +34,3% dal 2019 al 2022)”, spiega Promotor.
Il rallentamento di novembre sconta l’attuale situazione, ma dipende anche dal fatto che mentre per la stragrande maggioranza dei Paesi la ripresa è continuata, il mercato più importante, quello della Germania, ha accusato un calo del 5,7% dovuto al crollo delle vendite di auto elettriche (-22,5%) e di ibride plug-in (-59,3%). Secondo Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor, “il 2024 dovrebbe essere caratterizzato dall’inversione di tendenza delle vendite nell’Europa Occidentale che potrebbe concretizzarsi a breve in un calo delle immatricolazioni. E ciò anche perché ovunque in Europa si segnala che il mercato è stato fin qui sostenuto, oltre che dagli incentivi alle auto elettriche, dalla domanda delle aziende, mentre negativo è stato l'andamento della domanda dei privati fortemente penalizzata, come si è detto più sopra, dalla crescita dei prezzi”.