
Appare e scompare come un fiume carsico, ma sta di fatto che di una potenziale unione tra Aon e Willis Towers Watson (WTW) se ne parla, un po’ a ragion veduta e un po’ per speculazione, ma tant’è.
Secondo gli analisti di Keefe, Bruyette & Woods (KBW) la potenziale fusione tra le due big del brokeraggio assicurativo mondiale è una ipotesi “improbabile, ma non impossibile”. Un giudizio che risponde alle voci circolate la scorsa settimana su un possibile accordo tra i due giganti dopo che dai piani alti di WTW era stato confermato che si stavano esplorando “alternative strategiche”. Tanto è bastato per rilanciare l’ipotesi, bruscamente naufragata lo scorso anno dopo le discussioni iniziali fra i due broker.
KBW ritiene che molti investitori di Aon, concentrati sull’esecuzione dell’attuale strategia di crescita del cash flow, non vedrebbero di buon occhio una operazione di questo tipo. In particolare, le azioni di Aon sono diminuite del 7,8% a seguito della notizia sul suo interesse su WTW, che KBW ritiene essere una chiara indicazione di come gli investitori avrebbero reagito a un accordo.
Inoltre, gli analisti sostengono che la messa in cantiere di un affare di queste dimensioni e complessità, andrebbe a limitare la capacità di capitalizzazione di entrambe le società, senza tenere conto che un’acquisizione da parte di Aon potrebbe richiedere a WTW di abbandonare diverse attività.
In particolare, Willis Re sarebbe il principale candidato a finire sul mercato, sulla scia dell’esperienza di JLT che ha dovuto cedere le sue attività nel trasporto aereo per ottenere l’approvazione normativa alla cessione a Marsh.
Anche se a favore di una potenziale fusione tra i due colossi giocano le opportunità offerte da una crescita dimensionale che consentirebbe soluzioni più sofisticate e maggiore potere negoziale, KBW, ricorda che l’attuale Ceo di WTW dovrebbe lasciare l’incarico alla fine del 2020. E proprio il momento del turnover del top management potrebbe in fondo essere il momento più adatto per architettare una manovra di grande complessità, ma il Ceo di Aon Greg Case e la Cfo Christa Davies, hanno già dato ampiamente dimostrato grande capacità nella realizzazione di operazioni di grande complessità.